NOI–COMUNITÀ IN MOVIMENTO:  «Trasferire i rifiuti nel “Centro Comunale di Raccolta” comporterebbe un risparmio enorme rispetto ai costi che siamo costretti a sostenere e a quel punto, ma, solo a quel punto, si potrebbe seriamente rimodulare la TARI al ribasso. Cosa si aspetta?».

di Redazione —

L’Associazione politica “NOI–Comunità in movimento”, in comunicato stampa inviato alle redazioni giornalistiche, fa il punto sulla situazione della raccolta differenziata e Centro comunale di raccolta a Cerignola (Fg), sottolineando: «Mentre ‘Tekra’ e Comune di Cerignola continuano a tacere sulle modalità di reclutamento di nuovo personale, la stessa società campana annuncia che, in base ai calcoli della sua struttura tecnica, a Cerignola si sarebbe raggiunta la percentuale di raccolta differenziata del 21% per il mese di dicembre, con un complessivo dato di 8,63% di RD per l’intero 2020. Si aspetta ora che la Regione Puglia provveda a validare il dato del 2020, per ora solo presente nei documenti di ‘Tekra’.
È molto? È poco?
Se non si ha l’esatta cognizione di quante utenze sono state coinvolte nella raccolta porta a porta, è impossibile pronunciarsi. Bene in questo senso anche l’inizio della ‘Fase 2’ con la diffusione di nuovi mastelli in giro per la città, ma ciò che più interessa è un altro dato ancora oscuro. L’incremento della raccolta differenziata dovrebbe raggiungere un duplice vantaggio: uno di carattere ambientale, con meno rifiuti da trattare e smaltire in discarica o presso impianti di termo-valorizzazione. L’altro di natura finanziaria, ossia meno quantità destinate ad impianti di trattamento e dirottate verso il recupero.

Ora, quel presunto 21% ha comportato una sensibile diminuzione dei costi di trattamento? Se così fosse, quanto e quando ciò inciderà sulla TARI dei contribuenti di Cerignola?
Temiamo che una risposta positiva in tal senso non l’avremo, perché, anche, se la raccolta differenziata avesse raggiunto percentuali superiori a quella annunciata, i costi sarebbero rimasti pressoché invariati.
Manca, infatti, quello che potremmo definire, in questa fase, l’anello forte della catena nel servizio di raccolta e trasporto di rifiuti: un centro di trasferenza degli stessi.
Un luogo, cioè, dove depositare le frazioni da raccolta differenziata, per poi cederle materialmente a chi opera per conto dei Consorzi obbligatori di filiera.
Oggi tutto ciò che rinviene dalla raccolta differenziata è provvisoriamente depositato presso privati, ma la cosa assurda è che quel luogo c’è ed è di proprietà del Comune di Cerignola: il famoso e famigerato Centro Comunale di Raccolta. Pronto, ma non utilizzato perché in attesa da anni di collaudi e autorizzazioni che i tecnici comunali, non si sa per quale motivo, non procedono ad effettuare e a richiedere.
Trasferire lì i rifiuti comporterebbe un risparmio enorme rispetto ai costi che siamo costretti a sostenere e a quel punto, ma, solo a quel punto, si potrebbe seriamente rimodulare la TARI al ribasso. Cosa si aspetta?».

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