ZULLO: «Tutto scritto, in un protolollo dell’Università di Bari, anche i provvedimenti da adottare, per chi non avesse voluto sottoporsi a vaccinazione, Lopalco e Montanaro hanno assistito in silenzio e compiacenti allo spettacolo in Regione, per compiacere un suo esponente. Ha vinto, la compiacenza, contro il dovere di difendere Garanzie costituzionali, in una Regione che ormai vive di tirannia.».

di Redazione —

«Le parole del premier Mario Draghi dovrebbero aver fugato per sempre tutti i dubbi sull’obbligatorietà della vaccinazione anti-covid degli operatori sanitari e confermato quanto detto in occasione del Consiglio regionale del 23 febbraio 2021, quando la maggioranza rosso-gialla approvò una LEGGE REGIONALE FARLOCCA. Draghi nel dire, che il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, sta preparando un decreto per rendere la vaccinazione obbligatoria, ha confermato che non potevano essere le singole Regioni a inserire un tale obbligo. L’amarezza più grande è nei confronti di chi, assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, in primis, poi del direttore di Dipartimento della Salute, Vito Montanaro, che, pur potendo bloccare la pagliacciata ad uso di chi ha solo fatto propaganda in un momento così delicato, è rimasto in silenzio.

Pochi giorni prima dello show, in Consiglio regionale, l’11 febbraio, proprio Montanaro aveva recepito un protocollo redatto da docenti dell’UNIBA con l’autorevole apporto professionale dal professor Luigi Vimercati, del Policlinico di Bari, esperto e docente di Medicina del Lavoro, che prevedeva testualmente che per: “gli operatori non sottoposti a vaccinazione anti Sars-Cov-2, al fine di tutelare la salute degli stessi (a tutela degli operatori sanitari non degli ammalati ndr), nelle more dell’immunizzazione, il Medico Competente, sentita la Direzione Strategica, limita temporaneamente l’assegnazione presso Unità Operative deputate alla gestione dei casi sospetti e/o confermati di Covid 19”.
Insomma, era tutto scritto, previsti anche i provvedimenti da mettere in atto, per chi non avesse voluto sottoporsi a vaccinazione, Lopalco e Montanaro hanno assistito in silenzio e compiacenti allo spettacolo che la maggioranza del Consiglio regionale ha offerto per compiacere un suo esponente.
Ha vinto, la compiacenza, contro il dovere di difendere garanzie costituzionali, in una Regione che ormai vive di tirannia.
La speranza è che, le parole di Draghi, possano servire a far capire, chi aveva ragione e chi aveva, fin dall’inizio, torto marcio! Non è cosa di poco conto, si tratta di precetti costituzionali, che un presidente-magistrato dovrebbe garantire, invece associa il suo silenzio a quello di Lopalco e Montanaro», dice Ignazio Zullo, Capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, torna sul tema della vaccinazione obbligatoria agli operatori sanitari, richiamando un protocollo firmato pochi giorni della farsa della Legge regionale.

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