COGHE: «Vietato parlare di Natale in favore di un più generico “periodo natalizio”, eliminare Miss o Msr, così come eliminare nomi “religiosi” come Maria o Giovanni è l’apice dell’imposizione del pensiero unico contenuto nelle linee guida della Commissione UE attraverso la creazione di una vera e propria neolingua apparentemente rispettosa di tutti, si cancellano le religioni, i sessi, le culture e la storia. Una vera e propria distruzione della nostra cultura, un vero è proprio tentativo di rivoluzionare la società europea.».

di Redazione —

«Niente più Ladies and Gentlemen, niente più Natale. Roba da Marziani. Anzi no. Perché anche andare su Marte deve diventare politicamente corretto, scrivendo “inviare umani su Marte” e non “colonizzazione di Marte”. È l’ultima follia dell’Unione Europa, che avvallando l’ideologia gender, va a discriminare soprattutto le famiglie e i Cristiani. Imponendo un linguaggio “inclusivo”, infatti, vengono eliminate l’identità e la cultura millenarie del Vecchio Continente», è il commento di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, sulle linee guida della Commissione Europea per una “comunicazione inclusiva”.

«Vietato parlare di Natale in favore di un più generico “periodo natalizio”, eliminare Miss o Msr, così come eliminare nomi “religiosi” come Maria o Giovanni è l’apice dell’imposizione del pensiero unico contenuto nelle linee guida della Commissione Europea. Attraverso la creazione di una vera e propria neolingua apparentemente rispettosa di tutti, si cancellano le religioni, i sessi, le culture e la storia. Una vera è propria distruzione della nostra cultura, un vero è proprio tentativo di rivoluzionare la società europea», conclude Jacopo Coghe, vicepresidente della Onlus.

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