Nella denuncia si afferma, tra l’altro, che «il mantenimento del coprifuoco, la chiusura parziale o totale di attività, i limiti alla libertà di movimento e di aggregazione dei cittadini che saranno applicati fino al 31 luglio, non hanno alcuna giustificazione razionale e non hanno alcun fondamento giuridico e vìolano i diritti fondamentali della persona umana.».

di Redazione —

Il magistrato Angelo Giorgianni, continuando la sua battaglia in difesa del diritto violentato da mesi da gruppi di potere che strumentalizzano l’emergenza sanitaria, per imporre una dittatura politica, ha denunciato il governo italiano al Tribunale penale internazionale dell’Aja, affinchè valuti il suo operato. In particolare nella denuncia si afferma che «L’obbligo del vaccino, il mantenimento del coprifuoco, la quarantena di persone asintomatiche, chiusura parziale o totale di attività, i limiti alla libertà di movimento e di aggregazione dei cittadini che saranno applicati fino al 31 luglio, non hanno alcuna giustificazione razionale e non hanno alcun fondamento giuridico e vìolano i diritti fondamentali della persona umana.».
Pertanto viene sollecitato il Procuratore della Corte Penale Internazionale dell’Aja ad aprire il procedimento per crimini contro l’umanità nei confronti del Governo Italiano e, viene, altresì sollecitato ad adottare i provvedimenti di competenza.

Nel merito viene segnalato che, con la proroga dello stato di emergenza, il Governo Italiano prosegue nell’implementazione di misure che violano l’Art. 7 dello Statuto di Roma.
Dalla denuncia, come scrive AngeziaStampa.net, si evince altresì che, nonostante le nuove evidenze che dimostrano la dannosità per la salute individuale di un uso prolungato dei dispositivi di protezione individuale, vi è stata l’adozione di norme come il mantenimento dell’obbligo della mascherina.
Per quanto riguarda altre norme che violano l’Art. 7 dello Statuto di Roma, emergono la quarantena degli individui asintomatici, la limitazione alle libertà di movimento e di aggregazione dei cittadini, il prolungamento delle chiusure (parziali o totali) delle attività commerciali e di ristorazione.
Il mantenimento del sistema dei “colori delle regioni” non esclude che sulla base del numero dei casi positivi, rilevato attraverso uno strumento che non ha alcuna valenza diagnostica quale è il PCR test, anche in piena estate alcune regioni o località d’Italia possano ritrovarsi collocate in zona rossa, con chiusure totali.
Nonostante a febbraio il Tribunale dell’Aja abbia dichiarato l’illegalità del coprifuoco ed abbia chiesto al governo olandese di revocare tale misura in quanto inefficace e di limitazione del diritto di libertà di circolazione e riunione, in Italia lo stesso coprifuoco è stato mantenuto.
Tra i provvedimenti richiesti nella denuncia, in via primaria vi è l’immediata interruzione della sperimentazione in atto ossia la somministrazione dei vaccini contro il Covid-19, in violazione dei protocolli di Norimberga.

Sulla denuncia si fa riferimento al fatto che gli attuali vaccini anti-covid sono stati autorizzati e immessi sul mercato attraverso una procedura emergenziale, per cui non sono stati completati gli studi sugli effetti avversi nel medio e lungo termine; di fatto ci si troverebbe quindi in piena sperimentazione. La procedura di emergenza o condizionata viene utilizzata nel caso in cui la malattia, contro la quale il vaccino deve essere impiegato, mostri un elevato tasso di mortalità o non vi siano terapie efficaci contro la malattia stessa.
La denuncia poi prosegue affermando che per quanto riguarda il Covid-19,  secondo le ultime stime,  ha un tasso di letalità pari a circa lo 0,15% e soprattutto è curabile se si interviene tempestivamente, come dimostrato dagli studi prodotti.
Anche qualora la malattia rientrasse nelle condizioni previste per l’approvazione dei vaccini in situazioni di emergenza, si pone sempre la questione del consenso informato che, per trattamenti medici sperimentali, il Codice di Norimberga pretende sia libero e volontario.
La denuncia fa quindi presente che il principio del Codice di Norimberga sia stato violato dall’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario che, con la “minaccia” del demansionamento o della perdita del posto di lavoro, configura una pressione o coercizione incompatibile con il contenuto dei protocolli del Codice stesso. Lo stesso può dirsi per l’introduzione della Green Card che subordina il libero movimento dei cittadini da una regione all’altra al possesso di determinati requisiti, come l’effettuata vaccinazione.
Infine, la denuncia ricorda che il Codice di Norimberga prevede l’interruzione dell’esperimento qualora questo provochi gravi danni o addirittura la morte di chi si sottopone all’esperimento.
Al riguardo, si evidenzia che a fine marzo il Magistrato aveva già inviato una prima denuncia alla Corte internazionale dell’Aja sempre in merito alle violazioni dei diritti fondamentali che il Governo italiano sta perpetrando con provvedimenti incostituzionali. Nella stessa ottica, i rappresentanti dell’OMV di altri Stati, nei giorni scorsi, hanno presentato un’analoga denuncia per gestione sanitaria, sottoscritta anche da Angelo Giorgianni, quale segretario generale OMV, denunciando, i rispettivi governi, per crimini contro l’umanità.

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