Secondo le Associazioni dei Consumatori, il nuovo balzo in avanti dell’inflazione e i rincari sul carrello della spesa determinano una stangata sulle famiglie tale da far aumentare la spesa alimentare da 900 ad oltre 1200 € a famiglia in un anno.

di Redazione —

Sono stime cupe, se non tragiche, quelle pubblicate dall’ISTAT, Istituto di Statistica nazionale, lo scorso 28 ottobre 2022, che, rivelando un’alta l’impennata dell’inflazione, fanno allarmare le Associazioni dei Consumatori, le quali parlano di forte stangata sui consumi e fosche previsioni per i consumi natalizi, con un carello della spesa aumentato, tanto che la sola spesa alimentare tocca il più 12,7%, passando da 900 a 1.200 € a famiglia, la più cara dal 1983.

Il Codacons denuncia che «sul fronte dell’inflazione, si passa di male in peggio, con i prezzi che ad ottobre continuano l’allarmante corsa al rialzo raggiungendo un nuovo record dal 1984. L’inflazione all’11,9% comporta una stangata record per gli italiani, considerata la totalità dei consumi di una famiglia “tipo”, pari a +3.655 euro annui. Solo per gli alimentari (+13,5% ad ottobre) un nucleo si ritrova a spendere in media +752 euro su base annua» e attraverso le parole del suo presidente, Carlo Rienzi, spiega: «L’emergenza energia e il rialzo dei carburanti hanno avuto nell’ultimo mese effetti disastrosi sui prezzi al dettaglio, aggravando enormemente la spesa delle famiglie. Una situazione che ora fa scattare l’allarme sui consumi di Natale, perché gli italiani, di fronte ad una inflazione record, saranno costretti a tirare la cinghia sugli acquisti legati alle prossime festività. Un danno enorme per il commercio e l’economia nazionale che il nuovo Governo deve assolutamente evitare, disponendo subito il taglio dell’IVA sugli alimentari, che ad ottobre hanno registrato una impennata del +13,5% con ripercussioni per +752 € a famiglia, in modo da alleggerire la spesa delle famiglie e contenere gli effetti disastrosi dell’inflazione.».

Per l’UNC, Unione Nazionale Consumatori, la situazione è drammatica e, nel chiedere una serie di misure diverse dal taglio dell’IVA al 4%, sui prodotti alimentari, il cui effetto è ritenuto nullo per i consumatori, come un provvedimento retroattivo sulle bollette dell’ultimo trimestre, annullando l’IVA del 10%, un bonus di 800 € per le famiglie, la detassazione delle tredicesime per evitare il Natale in bianco, attraverso le parole del suo presidente, Massimiliano Dona, spiega: «L’inflazione stava già dissanguando gli italiani, ma ora la situazione è diventata davvero drammatica! Le famiglie da troppo tempo stavano attingendo ai loro risparmi per poter pagare la spesa e le bollette della luce e del gas, ormai, i salvadanai sono vuoti. Il Governo deve intervenire immediatamente. La stangata sul cibo e bevande la stangata è pesante. Segnano un +13,5%%. Una famiglia pagherà in media 761 € in più su base annua. Una batosta che sale a 1038 € per una coppia con 2 figli, 937 per una coppia con 1 figlio. Nel caso delle coppie con 3 figli, poi, si ha una mazzata record di 1.240 € nei dodici mesi.».

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