SANDRI: «…il governatore varò un decreto restrittivo oltre ogni limite di legittimità costituzionale… Il provvedimento sollevò indignazione generale delle persone che vedevano limitata la loro libertà di circolazione, ma fu confermato dal TAR prima e, dal Consiglio di Stato, poi. Successivamente la Sardegna ha iniziato una massiccia campagna sanitari. Oggi è in zona rossa. Non è entrato, pressoché, nessun turista in Sardegna…».

di Redazione —

«Poche settimane fa la Sardegna era zona gialla. Tutti ricordano che il governatore varò un decreto restrittivo oltre ogni limite di legittimità costituzionale, che permetteva l’accesso all’isola solo ai vaccinati e solo a coloro che fossero dotati di tampone negativo.
Il provvedimento sollevò indignazione generale delle persone che vedevano limitata la loro libertà di circolazione, ma fu confermato dal TAR prima e, dal Consiglio di Stato, poi.
Successivamente la Sardegna ha iniziato una massiccia campagna vaccinale.
Oggi è in zona rossa.
Non è entrato, pressoché, nessun turista in Sardegna.

Il nesso causale tra vaccinazione ed aumento dei contagi è provato al di là di ogni ragionevole dubbio, non sussistendo, sulla base del principio ‘id quod plerumque accidit’ (cosa che generalmente accade), alcuna altra possibile spiegazione a questo fenomeno abnorme di deterioramento della salute pubblica.
La Sardegna costituisce un boomerang per i fautori degli entusiasmi vaccinali», dice, in una nota su ‘telegram’, l’avv. Mauro Sandri, a proposito dell’aumento improvviso di contagi Covid, che ha portato, la Sardegna, in poco tempo, da zona bianca a zona rossa.

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