Una ricerca ISTAT rivela come, nelle intenzioni dei cittadini relative alla mobilità nel periodo aprile-giugno 2022, sia l’auto il mezzo di trasporto più utilizzato, anche se i minori rischi d’infezione e il caro carburanti inducano all’uso dei mezzi pubblici.

di Redazione —

Le stime dell’ISTAT, Istituto di Statistica nazionale, relative ai mesi aprile-giugno 2022 contenute in una indagine su come potrebbe variare la mobilità degli italiani, rispetto ai sei mesi precedenti, rivela che l’82,5% delle persone non varierà la frequenza degli spostamenti, con il 12,9% degli intervistati che, invece, prevede un aumento ed il 4,0% una diminuzione rispetto ai sei mesi precedenti.

Quale mezzo sarà utilizzato maggiormente dagli italiani?
Secondo le stime ISTAT non ci saranno sostanziali variazioni per quanto riguarda i mezzi di trasporto utilizzati per gli spostamenti, mentre, cala leggermente l’uso dell’auto privata, che rimane, comunque, con l’82,9% contro l’84,3% dei sei mesi precedenti, il mezzo di trasporto più gettonato. Inoltre, l’87,4% degli italiani non varierà la frequenza dell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, ma il 7,6% prevede un aumento di questa modalità di trasporto, con il 3,5% che ne prevede una diminuzione: in particolare il 30% dei giovani di 18-29 anni prevede un maggior utilizzo del mezzo pubblico, contro il 15,7% di chi ha almeno 65 anni.

Sulle scelte di cambiare il mezzo di trasporto pesano, in modo particolare, i rincari sui carburanti è considerato il motivo principale per chi ha un’età compresa tra i 18 e i 64 anni, mentre tra gli ultra 65enni l’opzione prevalente (49,5%) è “Altri motivi”, seguita dall’aumento del prezzo dei carburanti (32,4%) e dai minori rischi di contagio da Covid-19 (29,1%). Non solo, dalle stime ISTAT emerge che i minori rischi di infezione da Covid19 e il caro-energia sono i due fattori che inducono all’uso dei mezzi pubblici, tanto che fra quanti prevedono una modifica nella frequenza dell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, il 37,7% imputa la variazione ai rincari sui carburanti e il 29,7% ai minori rischi di infezione da Covid-19. In particolare, per gli individui tra i 18 e i 49 anni prevale il rincaro del prezzo dei carburanti, seguito dal minor rischio di contagio, che invece è il motivo principale per gli over 65 (37,9%).
Infine, tra i 50-64enni, pur confermandosi prevalente il ruolo del rincaro dei carburanti, scelto dal 33,3% degli intervistati, si rileva una quota del 22,8% che considera il cambio del regime lavorativo o studio uno dei fattore che influirà sulla scelta dei trasporti pubblici, per gli spostamenti abituali.

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