ZULLO: «Un grandissimo impegno di spesa di circa 651.000.00 di €, derivanti da PNRR per migliorare la Sanità pugliese, per realizzare o recuperare, entro il 2026, 83 case di Comunità, 27 ospedali di Comunità e per dotare gli ospedali di strumentista diagnostica di alta specializzazione… Chiamare il 118 e farsi portare al Pronto Soccorso, per poter usufruire di controlli medici o esami di diagnostica, per bypassare le liste di attesa è diventata la norma. Furbizia? Macché, necessità per sopravvivere alla disorganizzazione della Sanità pugliese.».
di Redazione —
«Un grandissimo impegno di spesa di circa 651.000.00 di €, derivanti da PNRR per migliorare la Sanità pugliese, per realizzare o recuperare, entro il 2026, 83 case di Comunità, 27 ospedali di Comunità e per dotare gli ospedali di strumentista diagnostica di alta specializzazione.
Eravamo certi che l’assessore Palese si sarebbe presentato in audizione nelle Commissioni Bilancio-Sanità con un dettagliato elenco della spesa.
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È evidente che tutti auspichiamo che fra 5 anni, nel 2027, i fondi europei per la ripresa post-pandemica vengano impegnati tutti e bene, l’esperienza passata in Puglia non è certo un elemento a favore, ma abbiamo sollecitato l’assessore a porsi oggi per domani la domanda che è determinante in questo contesto: ci saranno gli operatori sanitari necessari per far funzionare tutte le nuove strutture e le nuove apparecchiature?
A noi risulta che nei prossimi 5 anni ci saranno più pensionamenti che ingressi nel mercato del lavoro in Sanità di medici e infermieri e ciò non riguarderà solo la Sanità pugliese. Nei giorni scorsi abbiamo effettuato un sopralluogo alla RSA di Noicattaro, una struttura idonea e pronta per accogliere ospiti che, invece, rimane desolatamente vuota.
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Non vorremmo fra qualche anno ritrovarci con altre situazioni analoghe di strutture realizzate ma senza personale», ha commentato Ignazio Zullo, capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, a margine dell’audizione dell’assessore Palese nelle Commissioni Bilancio-Sanità, denunciando, in una nota stampa, come il 118 abbia perso la sua funzione, con il 90% degli interventi inappropriati: «L’assessore Palese provi a confrontarsi con chi ogni giorno trascorre giornate di lavoro nello svilimento più totale altrimenti sarà ricordato come assessore alle Circolari.
Dopo lo sfacelo dei Pronto Soccorso, provi a confrontarsi con gli Operatori del 118. Chiamare il 118 e farsi portare al Pronto Soccorso, per poter usufruire di controlli medici o esami di diagnostica, per bypassare le liste di attesa è diventata la norma. Furbizia? Macché, necessità per sopravvivere alla disorganizzazione della Sanità pugliese.
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È per questo che il 118 è nel caos per migliaia di chiamate inappropriate. Non solo, il 118 è diventato il punto di riferimento, anche, per coloro che non riescono a ottenere un’assistenza domiciliare e chiamano anche per farsi cambiare un catetere, o per fare un’ECG, ma, anche, per un mal di denti o una consulenza psicologica.
Il 118 è diventato l’unico numero al quale qualcuno risponde ai tantissimi pugliesi che stanno male e che si sentono abbandonati dopo aver provato a rivolgersi ad altri servizi distrettuali sempre meno presenti sul territorio.
A questo punto gli operatori del 118, pur consapevoli che la chiamata è inappropriata, preferiscono intervenire per evitare, anche, denunce.
Si snatura così il senso stesso del 118 che è stato istituito per rispondere alle emergenze-urgenze, vale a dire quando il paziente è a rischio di vita, mentre l’amara verità è che oggi il 90% degli interventi del 118 sono uno spreco di mezzi e risorse umane. Spero che Palese intervenga, ma per favore non con una Circolare.».
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Ufficio: Via Troia, 32 – San Severo