ZULLO: «Il processo di internalizzazione del 118 peserà sul fondo sanitario della Puglia per oltre 30.000 di €… Chi avrebbe dovuto assumere in carico il Servizio 118 ha annunciato che prima del gennaio 2022 non potrà farlo… In ballo c’è un Servizio Sanitario che dovrebbe prevedere l’acquisizione di centinaia di ambulanze, automediche e attrezzature che non è facile reperire subito sul mercato. Per cui il rischio è che i disservizi, che in questo caso potrebbero significare sacrificio di vite, potrebbero andare avanti per mesi…».

di Redazione —

«Il processo di internalizzazione del 118 peserà sul fondo sanitario della Puglia per oltre 30.000 di €. Milioni, che, avrebbero potuto, per migliorare l’offerta sanitaria, risolvere l’atavico problema delle lunghe liste di attesa e le patologie non Covid e dare più sostegno alla quota sanitaria (un obbligo disatteso e non una facoltà della Regione) a favore degli anziani non autosufficienti e dei disabili nei centri diurni e nelle RSA. Invece, questo processo evidenzia tutte le incapacità politiche e gestionali, tanto che in questi giorni assistiamo a trattative febbrili per scongiurare l’interruzione di un servizio sanitario ESSENZIALE, se non ci fosse sarebbe la catastrofe della Sanità pugliese.

Per comprendere meglio ciò che sta accadendo riavvolgiamo il nastro: l’internalizzazione dei dipendenti è sempre stato un processo conveniente sia sul piano elettorale sia su quello sindacale, ma quasi mai ha portato più efficienza, efficacia ed economicità dei servizi erogati al cittadino, basterebbe guardare allo stato di igiene, decoro, pulizia e manutenzione delle nostre strutture sanitarie per rendersene conto. Di contro, però, è aumentata la spesa, l’assenteismo e l’imboscamento in posti impiegatizi e dirigenziali.
La sensazione è che anche questa volta la storia si ripeterà anche sull’internalizzazione del Servizio del 118. Già le premesse, infatti, non depongono a favore: il contratto con le associazioni di volontariato scadeva il 30 aprile 2020, la Asl di Bari aveva la facoltà di prorogarlo per un altro anno e lo fece. Ma al 30 aprile 2021 la Asl ha concesso un’altra proroga, questa volta trimestrale, che è scaduta il 31 luglio 2021, ma anche questa volta la scadenza del contratto è stata spostata avanti e precisamente al 31 agosto 2021, cioè tra 5 giorni. Sia chiaro, siamo in presenza di proroghe successive alla prima illegali, perché la legge le ammette solo quando c’è una procedura di gara avviata.

Nel frattempo chi avrebbe dovuto assumere in carico il Servizio 118, ovvero l’amministratore della ‘Sanitaservice’ Bari, ha annunciato che prima del gennaio 2022 non potrà farlo. Qui, è bene dirlo ora a futura memoria, in ballo c’è un Servizio Sanitario che dovrebbe prevedere l’acquisizione di centinaia di ambulanze, automediche e attrezzature che non è facile reperire subito sul mercato. Per cui il rischio è che i disservizi, che in questo caso potrebbero significare sacrificio di vite, potrebbero andare avanti per mesi e mesi.
Il presidente Emiliano si rende conto di tutto questo, ne è consapevole fino in fondo? Oppure è troppo impegnato con le feste del suo nuovo partito ‘CON’, con il mercato delle vacche e degli incarichi e con la spasmodica ricerca del consenso elettorale?», è la denuncia politica di Ignazio Zullo, Capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, a proposito dell’internalizzazione del 118, che sembra essere più un processo per ottenere consenso elettorale e sindacale che per dare un servizio efficiente ai pugliesi.

error: Content is protected !!