CAPONE: «Fra le questioni da risolvere, l’inadeguatezza del Piano Nazionale di ripresa e resilienza, che ci auguriamo venga rivisto e implementato destinando la maggior parte delle risorse agli investimenti in settori ad alto moltiplicatore del PIL, quali le infrastrutture, la sanità e la scuola. Interventi indispensabili per favorire una crescita stabile e rilanciare il Mezzogiorno…»

di Redazione

«I costi umani, economici e sociali elevatissimi che il Paese sta sostenendo a causa della pandemia impongono risposte certe e misure senza precedenti. In tal senso è importante che si formi quanto prima un Governo forte e coeso in grado di affrontare le numerose sfide ancora aperte, a cominciare dalla necessità di salvaguardare la tenuta sociale prorogando il divieto dei licenziamenti.

Fra le questioni che il Presidente incaricato Draghi dovrà risolvere, vi è senza dubbio l’inadeguatezza del Piano Nazionale di ripresa e resilienza, che ci auguriamo venga quanto prima rivisto e implementato destinando la maggior parte delle risorse agli investimenti in settori ad alto moltiplicatore del PIL, Prodotto Interno Lordo, quali le infrastrutture, la sanità e la scuola. Interventi indispensabili per favorire una crescita stabile e rilanciare il Mezzogiorno sanando, al contempo, lo storico divario Nord-Sud.
Occorre, inoltre, riformare l’attuale sistema di welfare incentrato sui sussidi, facilitando l’incontro fra domanda e offerta di impiego all’interno di un mercato del lavoro più dinamico e attrattivo.
In tal senso sarebbe profondamente sbagliato cancellare una misura come ‘Quota 100’, che ha garantito il turnover assicurando maggiore flessibilità in uscita e lasciando ai lavoratori la libertà di scegliere se e quando andare in pensione
», dice Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, Unione Generale del Lavoro, in merito alle misure necessarie per favorire la ripresa economica e rilanciare l’occupazione.

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