Il Comitato Regionale per la Prevenzione e sicurezza sarà composto da nove  partecipanti al Tavolo regionale, a titolo gratuito, con nessuna corresponsione di alcun emolumento, neanche a titolo di rimborso spese per l’espletamento dei i compiti.

di Redazione —

La Giunta regionale ha approvato lo schema di “Protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei Lavoratori della Sanità della Regione Puglia, dei Servizi Socio-Sanitari e Socio-Assistenziali in ordine all’emergenza sanitaria da «Covid-19», che prevede l’istituzione di Comitati regionali, in attuazione del protocollo nazionale del 14 marzo 2020.
La  Regione Puglia e le rappresentanze regionali Confederali e delle categorie della Funzione Pubblica di CGIL, CISL e UIL, che intendono costituire il Comitato Regionale per la Prevenzione e sicurezza, hanno condiviso lo schema approvato dalla Giunta, che prevede l’istituzione del Comitato con 9 componenti:

  • tre componenti sindacali per le Confederazioni, uno per ciascuna sigla sindacale;
  • tre componenti sindacali per le categorie del Pubblico Impiego, uno per ciascuna sigla sindacale;
  • tre componenti regionali.

La partecipazione al Tavolo regionale è a titolo gratuito e non comporta la corresponsione di alcun emolumento, neanche a titolo di rimborso spese.
Tra i compiti del Comitato Regionale ci sono quelli di:

  • valutazione ed attuazione delle tematiche affrontate dal Comitato nazionale;
  • monitoraggio e segnalazione delle situazioni più critiche sul territorio regionale, con riferimento a tutto il personale che opera nei “servizi sanitari”, sia pubblici che privati, tramite le riunioni del comitato che dovranno avvenire ogni qualvolta se ne ravvisi  l’esigenza;
  • garantire alle parti sociali componenti il comitato, informativa sulla condizione di sicurezza dei lavoratori della sanità, riguardo a quanto stabilito dal protocollo;
  • garantire l’audit da parte dell’istituzione regionale delle istanze che provengono dai territori e dai lavoratori per il tramite delle organizzazioni sindacali;
  • confronto in merito ai provvedimenti di prossima adozione relativi alle materie oggetto del Protocollo nazionale del 24 marzo e di implicazione regionale;
  • confronto con i competenti uffici regionali e con le Direzioni strategiche delle Aziende Sanitarie del territorio regionale, per la risoluzione delle problematiche che incidono su salute e sicurezza dei lavoratori (con particolare riferimento alla fornitura dei DPI, ed alla sottoposizione periodicamente, secondo i criteri stabiliti dalle norme di richiamo – del personale, ai test di laboratorio per la verifica della eventuale positività al Sars Cov2; alle criticità relative all’assistenza territoriale) e dei cittadini;
  • continuare a garantire, al termine dell’attuale fase di emergenza, la necessaria attenzione al  rispetto delle norme e delle procedure legate alla prevenzione e diffusione dell’epidemia.
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