I Consiglieri regionali di FDI, nell’inviare l’interrogazione agli organi di informazione, che pubblichiamo integralmente, per sollecitare una risposta, a breve, dal presidente Emiliano, sottolineano: «A due settimane dall’apertura della Scuola in Puglia siamo ancora in alto mare sull’organizzazione perché riparta in sicurezza… Il rischio che lo spettro della DAD è ancora dietro l’angolo in Puglia. Non pensi, Emiliano, di non rispondere, o, peggio di rispondere tra tre-quattro mesi, non pensi, Emiliano, di danneggiare ulteriormente la preparazione dei nostri ragazzi che sono risultati fra gli ultimi nelle ‘prove Invalsi’, proprio per la lunga ‘Didattica a Distanza’...».

di Redazione —

«A due settimane dall’apertura della Scuola in Puglia, prevista per il 20 settembre, siamo ancora in alto mare sull’organizzazione perché riparta in sicurezza. Si susseguono ancora incontri e vengono rilasciate interviste da parte degli assessori piene di ‘belle’ parole, ma di fatto il rischio che lo spettro della DAD è ancora dietro l’angolo in Puglia.
Per questo abbiamo presentato un’interrogazione al presidente Emiliano, perché è LUI che deve metterci la faccia e rispondere, ma non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta, che non chiediamo per noi come consiglieri regionali, ma interpretando le ansie dei genitori, degli insegnanti, degli operatori scolastici, degli studenti.
Non pensi, Emiliano, di non rispondere o peggio di rispondere tra tre-quattro mesi, non pensi, Emiliano, di danneggiare ulteriormente la preparazione dei nostri ragazzi che sono risultati fra gli ultimi nelle ‘prove Invalsi’, proprio per la lunga ‘Didattica a Distanza’. Quindi, qualora non l’avesse ancora letta l’alleghiamo qui di seguito, così non avrà più scuse per non risponderci», commentano Ignazio Zullo, Antonio Maria Gabellone, Giannicola De Leonardis, Luigi Caroli, Renato Perrini e Francesco Ventola, Consiglieri regionali di Fratelli d’Itali, a proposito dell’interrogazione relativa alla riapertura delle scuole in Puglie, allegata al comunicato stampa inviatoci, che riproduciamo integralmente, in cui si legge:

«Premesso che:
In data 11/01/2021 lo scrivente Gruppo Consiliare ebbe a presentare una mozione avente lo scopo di proporre un piano tendente a riportare in sicurezza gli studenti alla didattica in presenza dato che si proseguiva con ordinanze ripetitive che di fatto hanno impedito la didattica in presenza nelle nostre scuole per tutto l’anno scolastico 2020-2021. La motivazione era surreale: si partiva dal presupposto che le scuole sono luoghi di contagio con conseguente diffusione del virus nelle famiglie ma di fatto la Puglia senza didattica in presenza è stata sempre in zona rossa a dimostrazione delle tesi da noi sostenute secondo le quali non è la scuola ad essere luogo di contagio ma tutto ci? che circonda la scuola che porta il virus nella stessa e sollevavamo voci critiche per l’inefficace azione di contrasto alla diffusione del virus nella nostra Regione attuate dal Presidente Emiliano coadiuvato dall’Assessorato alle Politiche della Salute.
Va rilevato che le nostre tesi erano il frutto di valutazioni tecniche e scientifiche:
Infatti, con il report del 30 dicembre 2020 (Apertura delle scuole e andamento dei casi confermati di SARS-CoV-2: la situazione in Italia) l’Istituto Superiore di Sanità, mediante una valutazione rigorosa dell’effetto della riapertura delle scuole sull’andamento dell’epidemia, era giunto alla conclusione che: “allo stato attuale delle conoscenze le scuole sembrano essere ambienti relativamente sicuri, purché si continui ad adottare una serie di precauzioni ormai consolidate quali indossare la mascherina, lavarsi le mani, ventilare le aule, e si ritiene che il loro ruolo nell’accelerare la trasmissione del coronavirus sia limitato”.  
Sempre nelle conclusioni dell’ISS si legge che “l’esperienza di altri Paesi, inoltre, mostra che il mantenimento di un’istruzione scolastica in presenza dipende dal successo delle misure preventive adottate nella comunità più ampia.  L’ISS, inoltre, mediante la revisione della letteratura suggerisce che date le previsioni secondo cui le misure di distanziamento sociale potrebbero dover essere adottate ancora per molti mesi, c’è un urgente bisogno di identificare le modalità più idonee per riportare in sicurezza gli studenti alla didattica in presenza. 
Preso atto che:
la nostra mozione fu inopinatamente respinta dalla maggioranza nella seduta del Consiglio Regionale del 09/02/2021 sostenendo che si stava lavorando per riportare gli studenti alla didattica in presenza, cosa mai avvenuta, non vorremmo che anche per l’anno scolastico 2021-2022 prevalga in Puglia la didattica a distanza tanto nefasta per lo sviluppo e la formazione dei nostri giovani. D’altronde oggi viviamo condizioni più favorevoli per l’impegno profuso nella campagna vaccinale, il maggior tempo avuto a disposizione per ricalibrare e rafforzare il trasporto pubblico, per il miglioramento delle condizioni epidemiologiche e per l’attenzione che attraverso un articolato dibattito il Governo Nazionale sta riservando ad ogni livello affinché si riprenda la didattica in presenza.
Tutto ciò premesso e per quanto sin qui riportato,

INTERROGHIAMO

Il Presidente Emiliano e la Giunta Regionale per sapere se:
1) Sia ormai convinto che non è possibile pensare di andare avanti con ordinanze dell’ultimo momento come avvenuto per l’anno scolastico 2020-2021
2) Se ha redatto un piano complessivo che permetta di coniugare il diritto allo studio con il diritto alla salute mettendo insieme misure e precauzioni che interessino sia la comunità scolastica che la comunità più ampia all’interno della quale la stessa comunità scolastica insiste
3) Se tale Piano sia stato condiviso con rappresentanti del mondo della scuola, dei trasporti e della Sanità allo scopo di condividere programmi per il potenziamento della mobilità e dei trasporti pubblici, il frazionamento degli orari di ingresso a scuola e delle pause in modo da evitare gli assembramenti,  l’assicurazione dei tempi e delle modalità di didattica in presenza, l’effettuazione dei tamponi rapidi antigenici con annessa sorveglianza sanitaria per gli isolamenti dei positivi, le quarantene dei contatti stretti e le riammissioni a scuola.».

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