SANDRI: «Mi è stata notificata la prima Sentenza di Merito, quindi, non un provvedimento di urgenza, ma una pronuncia definitiva, che ha statuito l’illegittimità della sospensione ed il pagamento delle retribuzioni arretrate… Il Giudice, tra l’altro, del più autorevole Tribunale italiano e non di uno periferico, ha precisato che la lavoratrice non deve tornare sul posto di lavoro, ma che ha diritto di essere pagata.».

di Redazione —

«Gli OSS sono stati i primi soggetti colpiti dalla repressione. Sono stati brutalmente licenziati dai datori di lavoro, in genere cooperative ad apparente assenza di scopo di lucro, in realtà macchine da profitti spesso molto opachi, perchè realizzati grazie ad appalti pilotati.
Vi era stata una prima sciagurata pronuncia negativa, ampiamente ripresa dal mainstream, e poi a ruota, decine di altri provvedimenti analoghi sempre enfatizzati dai giornali di regime, quali deterrenti per canalizzare questi operatori sanitari verso la rassegnazione e la rinuncia a difendere il proprio diritto alla salute ed al posto di lavoro.

Da poco mi è stata notificata la prima Sentenza di Merito, quindi, non un provvedimento di urgenza, ma una pronuncia definitiva, che ha statuito l’illegittimità della sospensione ed il pagamento delle retribuzioni arretrate. Non si tratta di una sentenza semplicemente ottima, ma di una pronuncia straordinaria, perchè sancisce il principio della illegittimità della sospensione. Il Giudice, tra l’altro, del più autorevole Tribunale italiano e non di uno periferico, ha precisato che la lavoratrice non deve tornare sul posto di lavoro, ma che ha diritto di essere pagata.
Questo segmento sarà oggetto di ulteriore esame da parte mia, perchè se è vero che la sostanza della causa è stata risolta, dichiarazione di illegittimità del licenziamento e pagamento degli stipendi arretrati ed in corso, rimane da distruggere l’altro baluardo della narrativa vale a dire che i non vaccinati siano più pericolosi dei vaccinati, ma questa è un’altra battaglia già in corso in sede europea: l’unica dove si può decidere.

Il diritto ha prevalso ed a favore delle categorie sanitarie più deboli.
Si è rovesciato un orientamento che sembrava impossibile ribaltare. Ora nuovamente all’attacco, per stroncare qualsiasi discriminazione, sia per gli altri sanitari, che per il personale della scuola e per gli studenti, con professionalità e caparbietà, come deve essere sempre il nostro stile», scrive su Telegram l’avvocato Mauro Sandri, uno dei legali, che stanno lottando all’interno dei Tribunali per le libertà fondamentali dei cittadini ed il ritorno alla normalità della vita quotidiana, dopo la storica sentenza, prima Sentenza di Merito, che ha statuito l’illegittimità della sospensione ed il pagamento delle retribuzioni arretrate agli OSS, Operatore Socio Sanitario.

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