Secondo la Codacons le vacanze del 2022 saranno le più care degli ultimi 50 anni, con una spesa, per la villeggiatura aumenta fino al 20% con un aggravio che potrebbe sfiorare i 200 € a persona.

di Redazione —

Le vacanze del 2022 passeranno alla storia come quelle più care degli ultimi 50 anni, dice il Codacons tenendo presente la raffica di rincari che vengono segnalati nel settore turistico, sottolineando come la lista sia lunga «a partire dalle tariffe dei voli internazionali, addirittura +124,1%, per proseguire con le tariffe dei traghetti e degli alberghi, rispettivamente +18,7% e +21,4%, nonché, per le voci dei pacchetti vacanza internazionali +6,2%, degli stabilimenti balneari, tra +5% e +15%, di ristoranti e bar, +4,6%. Per le vacanze del 2022 la spesa per la villeggiatura aumenta fino al 20% con un aggravio che può sfiorare i 200 € a persona.

Iniziando dagli spostamenti, chi deciderà di partire per la villeggiatura deve mettere in conto aumenti abnormi per aerei, traghetti e carburanti I voli nazionali costano un terzo in più rispetto allo scorso anno, +33,3%, mentre le tariffe dei voli internazionali sono più che raddoppiate, segnando il record del +124,1%. Non andrà meglio a chi deciderà di muoversi in auto: in base agli ultimi dati MITE rielaborati dal ‘Codacons’, la benzina costa oggi in media il 27,7% in più rispetto allo scorso anno, il gasolio addirittura il 37% in più. Rincari che incideranno in modo pesante sulla spesa per il pieno, specie per chi percorrerà lunghe tratte e si sposterà dal nord al sud Italia. Non solo, si profilano, a breve, anche, aumenti dei pedaggi autostradali che, secondo recenti indiscrezioni, potrebbero salire dell’1,5%.».

Intanto diminuiscono le tariffe ferroviarie, -9,9% su base annua, unica voce in discesa, perché fanno segnare rincari le strutture ricettive: per dormire in albergo, motel e pensioni occorre pagare in media il 21,4% in più rispetto allo scorso anno, quindi, come dice la Codacons, un’altra voce che registra aumenti pesanti è quella relativa all’alimentazione «spesa indispensabile durante la villeggiatura: bar e ristoranti hanno ritoccato i listini del +4,6%, mentre i generi alimentari costano in media il 9,1% in più. Per visitare musei, parchi e giardini si spende invece il 3,2% in più, mentre andare al cinema, al teatro o ad un concerto costa il 2,3% in più.».
Altra nota dolente, aggiunge l’associazione, è quella relativa agli stabilimenti balneari, che, in base alle stime Codacons, hanno applicato sul territorio rincari medi tra il 5% e il 15%, a seconda della località e della tipologia di struttura, tanto che, secondo l’associazione, una vacanza di dieci giorni «costerà quest’anno tra il 15,5% e il 20% in più sul 2021, considerando le spese per spostamenti, pernottamenti, cibi e servizi, passando da una media di 996 € a persona del 2021 ai circa 1.195 € del 2022, con un incremento di spesa che potrebbe raggiungere i 199 € pro capite. Conto che risulterà ovviamente più salato per chi trascorrerà le vacanze all’estero e dovrà affrontare tariffe aeree proibitive.».

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