Le dichiarazioni dell’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia e di Davide Bellomo, capogruppo della Lega, riguardo la decisione del TAR di Bari, sui ricorsi presentati dai proprietari dei terreni interessati dalle prescrizioni previste dall’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia, necessarie per contrastare la diffusione della Xylella fastidiosa, che ha sospeso i provvedimenti regionali di abbattimento delle piante monumentali risultate infette.

di Redazione —

«Le sentenze vanno rispettate: ciò che è in quella sentenza è stato già acquisito negli atti regionali di novembre scorso e sotto la mia gestione assessorile. Piuttosto il pronunciamento del TAR ci dimostra che l’ operato della Regione è sempre stato fondato su un’attenta e puntuale analisi del fenomeno con una strategia d’intervento finalizzata a tutelare l’inestimabile patrimonio olivicolo della nostra Regione.
Siamo dell’avviso che la pianta malata vada eradicata e la Regione, in tal senso, ha già emesso provvedimenti, perché sia la capitozzatura sia gli innesti nella zona ex contenimento, pratica tra le più antiche, fossero interventi idonei ad arrestare la batteriosi. A tal proposito ricordiamo che il bando sugli innesti è stato utilizzato da pochissimi agricoltori e proprietari, per questo che stiamo per rimettere a bando l’intervento con le risorse residuali. Quindi, nella sentenza non c’è nessuna novità che trascende da quello che è stato ed è il nostro percorso.

Rispettiamo il pronunciamento del TAR, ma andiamo avanti con i monitoraggi, le analisi molecolari e, soprattutto, nel sensibilizzare le persone ad eradicare le piante dichiarate infette.
Il tema degli Ulivi secolari ha una sua norma specifica: non vogliamo fare scempio di questo paesaggio bellissimo,  però non possiamo neanche consentire che, tenendo in piedi quelle poche piante infette, si ripresenti più viva che mai una tragedia che abbiamo vissuto e che ancora oggi continuiamo a vedere davanti ai nostri occhi.

Il contrasto alla diffusione di Xylella fastidiosa è un obiettivo che possiamo conseguire soltanto se vi è uno sforzo comune nell’attuare la normativa europea, nazionale e regionale, evitando di inseguire alternative in assenza di evidenze scientifiche, che rischiano solo di mettere a repentaglio l’intero patrimonio olivicolo regionale», è il commento dell’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, in merito alla decisione del TAR di Bari, sui ricorsi presentati dai proprietari dei terreni interessati dalle prescrizioni previste dall’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia, necessarie per contrastare la diffusione della Xylella fastidiosa, che, pur avendo sospeso l’efficacia dei provvedimenti regionali di abbattimento delle piante monumentali risultate infette, ha riconosciuto, come giusto punto di equilibrio, le misure fitosanitarie alternative, che l’Osservatorio, dopo un’attenta valutazione del rischio fitosanitario, aveva già autorizzato ai ricorrenti lo scorso gennaio.
Misure alternative consistenti nella capitozzatura e innesto delle piante oggetto dei provvedimenti, così come previsto dalla legge regionale n. 4/2017 modificata dal Consiglio regionale lo scorso dicembre.
I ricorrenti, invece, avrebbero voluto utilizzare protocolli sperimentali non validati dalla scienza in luogo sia dell’abbattimento delle piante che del loro innesto con varietà resistenti. Il TAR di Bari non ha accolto questa richiesta ma ha confermato l’obbligo di innesto con cultivar resistenti, da eseguire entro il prossimo 30 giugno.

«La preoccupazione delle associazioni degli agricoltori, dopo la sentenza del TAR di Bari, che ha sospeso l’abbattimento di 37 ulivi infetti nelle campagne di Ostuni, è legittima ed impone la massima attenzione della politica regionale e nazionale, anche, sbloccando, finalmente, quei 300.000.000 di € stanziati nel 2020 e che gli olivicoltori non hanno ancora visto.
Certo, le decisioni dei giudici vanno rispettate, ma non si può ignorare l’esperienza diretta di chi vive da dieci anni il dramma della ‘Xylella’ sulla propria pelle.
Per quanto possa essere doloroso, prima si procede ai reimpianti e minori saranno i rimpianti. È questo il modo più efficace per tutelare un patrimonio fondamentale per l’agricoltura e per l’economia pugliese.
Attendere l’udienza di merito, fissata per il 15 dicembre, potrebbe essere troppo tardi e le misure alternative all’espianto, che il TAR chiede di eseguire entro il 30 giugno, rivelarsi totalmente inefficaci. Le probabilità, infatti, di attecchimento del reinnesto su piante malate sono vicine allo zero.

La speranza è che non si ripeta quello che è accaduto a Oria e a Francavilla, dove il mancato abbattimento di 47 ulivi, conseguenza di ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale, ha determinato il dilagare della ‘Xylella’ e la perdita di 3.100 alberi.
Sono certo che l’assessore Pentassuglia, al quale riconosco, anche in materia di sindacato ispettivo, un’attenzione verso l’Aula consiliare, che non tutti i suoi colleghi hanno, saprà tenere nella giusta considerazione l’allarme e la sofferenza degli agricoltori pugliesi. Fare fronte comune, però, significa avere l’umiltà di dare all’esperienza un valore non ininfluente rispetto a quello di una sentenza
», ha detto Davide Bellomo, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Puglia, riguardo alla decisione del TAR di Bari, sui ricorsi dei proprietari dei terreni alle prescrizioni regionali al contrasto e diffusione della Xylella fastidiosa.

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