La dott.ssa Filomena Labriola, con il suo direttivo regionale, nel ribadire l’importanza dei contenuti espressi nel protocollo, auspica una solida collaborazione con la Regione Puglia e l’USR per porre in essere interventi a supporto del ritorno alla “normalità”, non solo scolastica, ma collettiva, per questo dai primi di settembre formalizzerà, con una lettera, il suo intento alla cooperazione e all’incontro.

di Redazione —

Alla luce del nuovo protocollo siglato dal MIUR nazionale, lo scorso 14 agosto 2021, oltre a sottolineare la sicurezza sanitaria il Presidente regionale Puglia e Basilicata,  dell’ANPE, Associazione Nazionale Pedagogisti, dott.ssa Filomena Labriola pone l’attenzione sugli interventi pedagogici all’interno delle scuole sul territorio nazionale e a livello locale.
In particolare evidenzia l’importanza della scuola intesa come comunità e, dunque, alla tutela della sfera sociale ed affettiva della popolazione scolastica, nonché, la rilevanza del tema dell’inclusione rispetto agli alunni con bisogni educativi speciali (BES). 
A tal proposito Labriola sottolinea che: “con il Presidente Emiliano si è provveduto già due anni fa ad una legge, che ha visto l’approvazione del Consiglio regionale e che a tutt’oggi ancora non trova l’emanazione dei decreti attuativi per l’introduzione nelle scuole dell’unità di pedagogia scolastica, di cui Regione Puglia e ANPE sono fautori.

Verosimilmente come pedagogisti crediamo che sia il momento opportuno per intraprendere un percorso a supporto non solo dei soggetti più fragili, ma di tutta la comunità scuola. Con la riapertura dell’anno scolastico, il prossimo 16 settembre 2021, l’associazione pedagogica vuole accelerare sui processi decisionali rivolgendosi al Presidente Regionale Emiliano e al Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Puglia per porre attenzione alle problematiche pedagogiche, sociali e relazionali che con l’assenza di attività in presenza per circa due anni ha fatto emergere negli alunni, famiglie e personale scolastico.
Tali problematiche necessitano di interventi pedagogici programmati e finalizzati alla ricostruzione di relazioni tra pari ed adulti, riformulazione di regole di convivenza civile, anche legate alle regole Covid19, alla comunicazione a nuove metodologie didattiche. L’importanza che riveste la scuola in tutti i suoi gradi, infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, non solo come trasmissione del sapere, ma costruzione di relazioni e progetti di vita, infatti, l’assenza dai banchi di scuola ha creato resilienza alla solitudine e isolamento, ma anche l’incapacità di progettare il futuro.
L’innovazione delle metodologie didattiche, o di interventi di inclusione, rimanda ad un campo specificatamente pedagogico come anche il benessere degli alunni sul quale si possono attivare diversi modelli di interventi escludendo quelli di tipo clinico così come evidenziato dallo stesso protocollo.».
La dott.ssa Filomena Labriola, con il suo direttivo regionale, nel ribadire l’importanza dei contenuti espressi nel protocollo, auspica una solida collaborazione con la Regione Puglia e l’USR per porre in essere interventi a supporto del ritorno alla “normalità”, non solo scolastica, ma collettiva, per questo dai primi di settembre formalizzerà, con una lettera, il suo intento alla cooperazione e all’incontro.

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