di Redazione —

Valutata l’assoluta irrilevanza, ai fini della prevenzione del Covid, dell’utilità dei banchi a rotelle fatti acquistare in tutta Italia dalla ministra Lucia Azzolina, in tante scuole si è deciso di recuperare i vecchi banchi tradizionali e di rimetterli in classe, perché i bambini si lamentavano, dicevano di non starci comodi, di avere mal di schiena.
Così, saranno anche un patrimonio dell’Italia, come dice la ministra, ma lo saranno dai sotterranei delle scuole, perché il Veneto ha già trasferito i banchi a rotelle negli scantinati delle scuole, come ha sottolineato l’assessore regionale all’Istruzione, Elena Donazzan, secondo cui c’è un serio problema di salute, e non di Covid: «Favoriscono il mal di schiena. Le parole devono essere concrete e utili come lo devono essere i fatti. Bocciamo pertanto interventi assurdi e poco salutari, come lo sono stati i banchi con le rotelle che sono stati ritirati dai plessi scolastici in cui erano stati introdotti perché erano causa di mal di schiena.».
Non ci stupisce questo ennesimo flop, che rischia di allargarsi a tutta l’Italia, con uno spreco di risorse clamoroso: si parla di quasi 250 € a banco a rotelle, per oltre due milioni di banchi in tutta Italia.

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