Nonostante il voto favorevole all’emendamento di molti Consiglieri regionali, anche di opposizione, che ripristinava in sicurezza il rito funebre con il doveroso saluto al defunto, la cosa sembrerebbe non essere stata utile, visto come la maggioranza rosso-gialla, che amministra la Regione Puglia, sia intenzionata a negare alla famiglia l’ultimo saluto al defunto, in barba ai regolamenti europei che lo prevedono.

di Redazione —

«Il Covid ha stravolto anche il senso di una nota poesia di Totò, ‘La livella’. La morte ai tempi del virus non rende tutti uguali di fronte alla morte, perché se si muore per l’epidemia la bara diventa un sacco nero sigillato e il funerale una benedizione che il prete dà senza i parenti. In questi mesi a tutti è capitato di ascoltare o essere testimoni diretti di racconti strazianti di familiari che non hanno potuto salutare i propri cari neppure l’ultima volta, la salma sigillata e funerale vietato.
Per questo avevamo votato favorevolmente a favore dell’emendamento che ripristinava in sicurezza il rito funebre con il doveroso saluto al defunto e lo abbiamo fatto non solo per spirito umanitario o convinti del rispetto che la morte merita sempre e comunque, ma portando  all’attenzione del Consiglio elementi anche di conoscenza tecnica rispetto alle procedure che possono essere messe in atto relativamente alla manipolazione sicura dei cadaveri di soggetti con sospetto o accertata positività al Covid-19.  Sono considerazioni autorevoli dell’ECDC Euroepan Centre for Disease prevention and Control, vale a dire del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che ha sede a Stoccolma.  Nel documento da loro redatto è testualmente previsto che: “Se partecipano alle esecuzioni degli ultimi uffici sulla salma anche persone che non sono state addestrate all’uso di precauzioni standard e DPI, per esempio familiari, dolenti e ministri del culto…”, per cui, non si esclude che possano partecipare agli ultimi uffici, alla preparazione della salma familiari. In quel caso, il personale deve fornire istruzioni affinché questi possano utilizzare nella maniera più corretta idonei DPI.

Non solo, sempre nel documento è previsto: “È consentita l’esposizione della salma per l’estremo saluto dei dolenti. Qualora dolenti o ministri del culto debbano toccare la salma, è necessario adottare precauzioni standard e indossare i DPI per impedire il contagio tramite contatto diretto… La dotazione minima raccomandata comprende guanti, un camice impermeabile […]. Il personale deve sincerarsi che i dolenti ricevano istruzioni circa l’impiego appropriato dei DPI.”.
Che cosa significa?
Significa che un cadavere, ovviamente non avendo più le funzioni vitali dell’organismo, la funzione circolatoria e la funzione respiratoria, diventa un veicolo di infezione come lo può essere un mobile, un tavolo eccetera. Cioè, ci si può contaminare per contatto.
Quindi non era l’emotività e la sensibilità del collega Tutolo a dover essere accontenta, ma si trattava di dare esecuzione a regolamenti che in altri Paesi Europei vengono tranquillamente applicati», scrivono in una nota congiunta i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia in relazione al loro voto favorevole all’emendamento che ripristinava in sicurezza il rito funebre con il doveroso saluto al defunto, cosa che sembrerebbe non essere stata utile, visto come la maggioranza rosso-gialla, che amministra la Regione Puglia, sia intenzionata a negare alla famiglia l’ultimo saluto al defunto, in barba ai regolamenti europei che lo prevedono.

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