«La vita ha due doni preziosi: la meraviglia e la gentilezza.
La prima l’ho trovata negli occhi dei bambini e la seconda nella mano di chi aiuta.».

di Nardino Adele IncoronataInsegnante della Gentilezza

In un momento storico così delicato e difficile, come quello che stiamo vivendo, in cui tutto il mondo è coinvolto da un’emergenza sanitaria pandemica, tutti noi ci stringiamo in una riflessione sul senso della vita, sul valore della Gentilezza, sull’importanza dei piccoli gesti gentili, su quelle che sono le nostre esperienze e su come possano certi episodi lasciare un segno profondo in noi!
È proprio nell’ambiente scolastico dove nascono amicizie, valori gentili che si sviluppano per tutta la vita e dove si verificano episodi davvero significativi in un clima sereno e collaborativo. 
In questi mesi ho notato che i miei alunni, a differenza degli anni passati, hanno avvertito la necessità di stare di più insieme agli altri nonostante il distanziamento sociale e le norme imposte. 
A molti di loro manca la vita di prima, la loro routine, ma come insegnante ho potuto constatare che questo periodo molto difficile caratterizzato da grandi vuoti, noia, tristezza, solitudine ha fatto sì che gli alunni iniziassero ad apprezzare quei piccoli gesti che prima ritenevano banali e senza significato, iniziando ad apprezzare di più la famiglia, la scuola, l’ansia per le interrogazioni, le verifiche e la vera amicizia che si traduce in nobile Gentilezza, riflette una vera considerazione è un rispetto sincero per gli altri.
E così quando ci è stato detto di attivare la didattica a distanza in virtù delle lamentele di alcuni alunni per la mancanza di dispositivo indispensabile per seguire le lezioni con mia somma gioia ho apprezzato il gesto di chi pur di aiutare l’amico a seguire le lezioni e a continuare il percorso educativo-didattico ha regalato il suo dispositivo che non utilizzava dandogli modo così di continuare a sentirsi partecipi della comunità scolastica.
È stato un grande gesto ricco di Gentilezza visibile attraverso il sorriso e gli occhi dei bambini!
Uno sguardo spontaneo e affettuoso!
È stata una gioia immensa nel sapere e nel vedere che gli alunni erano tutti felici e sorridenti e di come siano diventati costruttori di Gentilezza in un mondo in cui la buona convivenza non avviene per magia, ma con l’esempio, l’educazione, l’armonia e la tolleranza.
Nel gesto gentile degli alunni emerge il valore universale della Gentilezza che non è una lingua utilizzata solamente nelle riunioni sociali ma sopratutto nelle circostanze difficili.
Concludo con una frase di Fabrizio Caramagna: «La vita ha due doni preziosi: la meraviglia e la gentilezza. La prima l’ho trovata negli occhi dei bambini e la seconda nella mano di chi aiuta.».
Un caro saluto.

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