di Redazione —

Secondo quanto comunicato dall’ARERA, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ci sarà un aggiornamento riguardante circa 3 milioni di clienti vulnerabili, nel terzo trimestre del 2025, la bolletta elettrica per il ‘cliente tipo’ vulnerabile servito in “Maggior Tutela” aumenterà dell’1,9%, con una spesa annuale pari a 597,30 euro, nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2024 e il 30 settembre 2025, con un aumento del 16,2% rispetto ai 514,04 euro registrati nel periodo precedente, che andava dal 1° ottobre 2023 al 30 settembre 2024.

«Complessivamente le bollette dei clienti del servizio di “Maggior Tutela” crescono, per effetto dell’aumento della spesa per la materia energia, mentre la componente degli oneri di sistema rimane invariata. In particolare l’incremento rispetto al trimestre precedente è dovuto in buona parte alle previsioni di prezzi più elevati dell’energia elettrica sui mercati all’ingrosso, sostenuti da una crescente domanda influenzata dalle temperature stagionali nella norma.

A ciò si aggiunge un incremento dei costi relativi al mercato della capacità, in quanto nel periodo estivo (in particolare nel mese di luglio) si concentrano le ore in cui la domanda di energia è più alta e, per questo, risultano più critiche per l’adeguatezza del sistema elettrico, oltre che un incremento delle partite economiche relative al servizio di dispacciamento, ulteriori rispetto all’approvvigionamento di risorse nel mercato per questo servizio. Infine, la parte più esigua dell’incremento è imputabile alla revisione annuale della componente a copertura dei costi degli esercenti la tutela dei clienti vulnerabili», si legge nella nota dell’ARERA.

«Le speculazioni di giugno legate alle tensioni internazionali hanno prevalso sul calo dei mesi precedenti, anche se per poco. Un rialzo lieve, che colpisce le famiglie proprio ora che i consumi salgono per via dell’accensione dei condizionatori», afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’UNC, Unione Nazionale Consumatori, che, sottolinea, commentando uno studio della sua associazione di Consumatori: «per il nuovo cliente tipo che consuma 2.000 kWh all’anno e ha una potenza impegnata pari a 3 kW, il +1,9% significa spendere 12 euro in più su base annua (+11,60).
La spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° luglio 2025 al 30 giugno 2026, nell’ipotesi di prezzi costanti) sale così, per i vulnerabili a 622 euro, che sommati ai 1.188 euro dell’utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, determinano comunque una stangata pari a 1.810 euro.».

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