di Redazione —

La carenza di Salbutamolo per uso inalatorio non è rientrata completamente, il problema, scoppiato ad ottobre 2025, persiste in molte regioni d’Italia, causando difficoltà significative per i pazienti affetti da asma e BPCO, broncopneumopatia cronica ostruttiva. Le cause, che hanno portato ad azioni di denuncia da parte di associazioni di consumatori? Aumento della domanda e problemi produttivi, legate alle difficoltà nella produzione di alcuni farmaci che non riescono a soddisfare l’elevata domanda attuale.

Tra le associazioni dei consumatori Assoutenti ha inviato un reclamo urgente all’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco e al Ministero della Salute, per richiedere informazioni sulle cause, i tempi di ripristino e un piano straordinario di importazione e distribuzione, atteso che in diverse province d’Italia non si trovano più farmaci a base di salbutamolo, un broncodilatatore usato per il trattamento dell’asma e di altre malattie respiratorie ed inoltrato un reclamo urgente all’AIFA, in cui la vicepresidente, Rosanna Stifanosi spiega: «Abbiamo raccolto numerose segnalazioni da pazienti, famiglie, medici e farmacie che denunciano l’assenza del farmaco, anche, nelle versioni equivalenti, nelle province di Lombardia, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia e in altri territori. Il fenomeno, tutt’altro che limitato, sta causando situazioni di grave difficoltà per chi abbisogna del farmaco nella gestione di crisi asmatiche e broncospasmo.».

È da un po’ di tempo che si denunciato la carenza di farmaci come il Ventolin, a base di salbutamolo e degli equivalenti, tanto che nel luglio 2025, l’AIFA ha aggiunto, detto farmaco, all’elenco dei medicinali sottoposti al blocco temporaneo delle esportazioni “al fine di prevenire o limitare stati di carenza o indisponibilità”. Nella determina dell’AIFA si legge che “al fine di tutelare la salute pubblica e garantire un assortimento di medicinali sufficiente a rispondere alle esigenze di cura sul territorio nazionale, è disposto il blocco temporaneo delle esportazioni da parte dei distributori all’ingrosso….”.

Assoutenti, nel chiedere, che, AIFA e Ministero della Salute, si attivino, con urgenza, in una comunicazione pubblica chiara sulle cause della carenza e sui tempi stimati per il ripristino delle scorte del farmaco, nonché, l’attivazione di “un piano straordinario di importazione e distribuzione, anche attraverso l’istituzione di un portale pubblico per monitorare la disponibilità del farmaco con aggiornamento in tempo reale”, avverte: «Se tali misure non saranno messe in atto con tempestività e concretezza. Assoutenti si riserva di attivare ogni strada legale a tutela dei pazienti, anche per danni alla salute.».

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