La sanseverese barbaramente assassinata, mentre era a casa con la sua bambina di 18 mesi, Cinzia, da due affiliati alla ‘Ndrangheta, ritenuta “colpevole” di essere la moglie fedele del Brigadiere dei Carabinieri Antonio Mascione, che stava indagando sul narcotraffico della malavita calabrese.
di Redazione —

Il 14 giugno 1975, 50 anni fa, a Milano, quartiere Baggio, Luisa Fantasia, nata a San Severo il 12 aprile 1943, fu barbaramente assassinata, mentre era a casa con la sua bambina di 18 mesi, Cinzia, da due affiliati alla ‘Ndrangheta, ritenuta “colpevole” di essere la moglie fedele del Brigadiere dei Carabinieri Antonio Mascione, che stava indagando sul narcotraffico della malavita calabrese.
«In questa triste ricorrenza il Comune di San Severo e l’Amministrazione Comunale non vogliono dimenticare Luisa Fantasia, uccisa mezzo secolo fa a Milano, una delle pagine più buie della nostra storia recente. Abbiamo il dovere morale di ricordare ai giovani il sacrificio di una donna che non aveva colpe e che ci ha lasciati troppo presto. Il suo ricordo è impresso in noi e vive anche attraverso la Villa Comunale a Lei dedicata, frequentata da tantissime famiglie che spesso si soffermano dinanzi al cippo commemorativo. Alla famiglia giunga il mio abbraccio personale e quello di tutta la nostra comunità in particolare alla figlia Cinzia Mascione. La popolazione di San Severo rinnova il suo dolore verso questa sfortunata nostra concittadina», ha dichiarato il sindaco della Città.

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