di Redazione —

«Sono anni che come SAP denunciamo la crescita esponenziale delle violenze che subiscono i colleghi nell’espletamento della loro funzione; anni che rivendichiamo a gran voce che vengano al più presto adottati provvedimenti quali norme adeguate, nuovi protocolli operativi, nuove tutele legali e che ci vengano forniti strumenti adeguati come il ‘taser’ o quelli che chiamiamo strumenti di verità come le ‘bodycam’.
Il momento culminante è stato lo scorso 14 ottobre quando abbiamo riempito Piazza del Popolo a Roma, assieme a Carabinieri, Guardia di Finanza e altre forze dell’ordine manifestando civilmente il nostro dissenso con la manifestazione “basta aggressione agli uomini in divisa”.
Solo oggi arriva il tweet del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, che esprime vicinanza e solidarietà ai colleghi aggrediti a Bologna. Lo consideriamo un gesto tardivo, nella probabile antivigilia della fine del suo mandato quale Ministro dell’Interno: ci saremmo aspettati queste parole, tanto tempo fa, insieme ad atti concreti, per i quali si era impegnata, come ad esempio individuare adeguate tutele legali e protocolli operativi per gli operatori», è il commento di Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP, Sindacato Autonomo di Polizia, a proposito dell’aggressione avvenuta nel pomeriggio dello scorso 28 gennaio 2021 a Bologna in danno di operatori della Polizia di Stato, che stavano cercando di fermare un pregiudicato, quando si sono ritrovati invece accerchiati e aggrediti.

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