Lo strumento, tuttora aperto, offre un pacchetto di aiuti per l’avvio o lo sviluppo di startup tecnologiche mediante un prestito rimborsabile ed una sovvenzione, agevolando piani di investimento a contenuto tecnologico compresi tra 25.000 e 250.000 €.

di Redazione —

TecnoNidi, lo strumento di agevolazione attivato dalla Regione Puglia e gestito da Puglia Sviluppo, in qualità di organismo intermedio e finanziario, ha spinto, agevolato e accompagnato lo sviluppo delle startup tecnologiche fino a portarle al numero totale di 535, ha attratto investimenti in Puglia da parte di imprese estere e richiamato in regione giovani imprenditori da anni in altri Paesi.
100 i progetti agevolati da TecnoNidi per oltre 22.000.000 di € di investimenti, di cui 17.700.000 i contributi concessi e 170 i nuovi addetti altamente specializzati assunti nelle startup.
Il 30% dei progetti proviene da fuori Puglia, soprattutto, Lazio e Lombardia, ma anche Friuli Venezia Giulia e Liguria, nonché, da fuori Italia, Inghilterra e Lussemburgo, di questi un terzo, pari al 10% del totale, appartiene a “pugliesi di ritorno”. A qualificare la capacità competitiva delle imprese nate con TecnoNidi anche un altro dato: nel 30% delle compagini societarie, i soci sono addirittura imprese.

Lo strumento, attivato nel settembre del 2017 e tuttora aperto, offre un pacchetto di aiuti per l’avvio o lo sviluppo di startup tecnologiche mediante un prestito rimborsabile ed una sovvenzione, sia per gli investimenti che per le spese di gestione, agevolando piani di investimento a contenuto tecnologico compresi tra 25.000 e 250.000 €.
Nel frattempo le startup evolvono: più del 10% dei progetti di TecnoNidi ha concluso con successo un’operazione di aumento di capitale, di investimento da parte di un fondo, di raccolta tramite piattaforma. Il Rapporto Italia 2020 di Venture Capital Monitor (Aifi-Liuc) attesta che il 40% dei 10 investimenti initial censiti in Puglia, riguarda proprio imprese sostenute dal Fondo Tecnonidi.
Entrando nel dettaglio delle aree di interesse delle startup nate con TecnoNidi, il 50% dei progetti riguarda le comunità digitali, creative e inclusive, il 28% la salute dell’uomo, il 22% la manifattura sostenibile. La maggior parte dei progetti (57%) coinvolge la provincia di Bari, segue Lecce (25%), Taranto (6%), e Foggia (5%), infine Bat (4%) e Brindisi (3%).

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