SANDRI: «Devono rimanere solo i robottini programmabili per inoculare e far inghiottire ogni porcheria imposta dall’alto ai danni dei pazienti, perfetti, per essere la cinghia di trasmissione dei profitti di qualche multinazionale del farmaco.». 

di Redazione —

«A ben vedere la scelta di obbligare alla vaccinazione il personale sanitario si inserisce nella strategia di demolizione della struttura sanitaria nazionale perseguita, senza soluzione di continuità, da tutti i governi e dai presidenti di regione negli ultimi decenni. L’intenzione è di colpire quella parte degli operatori più consapevole, responsabile quindi, quella che garantisce i migliori standard professionali. Devono rimanere solo i robottini programmabili per inoculare e far inghiottire ogni porcheria imposta dall’alto ai danni dei pazienti, perfetti, per essere la cinghia di trasmissione dei profitti di qualche multinazionale del farmaco.
Come in tutti i settori essenziali del Paese, sia pubblici che privati, ai vertici, immancabilmente, funziona il principio “avanti i peggiori”: selezione al contrario che determina lo sfascio totale che subiamo.

I sanitari che resistono all’ulteriore affossamento della loro professione e alla distruzione della qualità del servizio sanitario, devono essere adeguatamente assistiti. Va garantita una difesa ai massimi livelli possibili di elaborazione tecnico giuridica in sede giudiziaria che blocchi immediatamente l’applicazione di qualsiasi provvedimento punitivo. L’art. 4 del DL n. 44 può e deve essere neutralizzato. Occorre raggiungere l’obiettivo di evitare ogni perdita di stipendio o di reddito ai sanitari», scrive su Telegram l’avvocato Mauro Sandri, uno dei legali, che stanno lottando all’interno dei Tribunali per le libertà fondamentali dei cittadini ed il ritorno alla normalità della vita quotidiana.

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