Quello vissuto oggi potrebbe essere, forse, l’inizio di un nuovo Rinascimento, dove la semplicità e l’ingegno umano regnano sovrani? Chissà, magari, ormai il blocco totale è scongiurato, saremo pronti ad usare i PC in modo più saggio e ponderato? Se il blocco dei computer è la panacea di cui il Mondo ha disperatamente bisogno, è una soluzione elegante, semplice e straordinariamente efficace a tutti i nostri problemi moderni, allora, perché attendere?
di Piero Mastroiorio —
È successo! Lo scenario apocalittico che nessuno credeva possibile si è avverato: un blocco totale dei computer a livello mondiale. Sì, questa mattina, venerdì (un caso?) 19 luglio 2024, tutte le agenzie battevano di disagi agli aerei, ai treni, alla borsa, ecc., perche i PC, con impianto windows, hanno deciso di prendersi una vacanza, a causa di un aggiornamento. Una di quelle vacanze prolungate senza preavviso, che ci invita a non disperare: il Mondo, in quelle ore, buie, ha trovato modi ingegnosi per sopravvivere!
Il mondo moderno, con tutta la sua tecnologia avanzata e connessioni globali, sta finalmente arrivando a una soluzione ingegnosa per risolvere ogni problema: bloccare i computer. Sì, avete letto bene. Basta con gli aggiornamenti di sistema, le patch di sicurezza e i backup regolari. La vera soluzione è molto più semplice: blocchiamoli tutti!
Perché complicarsi la vita?
Invece di preoccuparsi dei virus informatici, degli hacker e della manutenzione costante, la nostra società, ha deciso che, il miglior modo per affrontare questi problemi è semplicemente non usarli affatto.
Chi ha bisogno di email, documenti digitali o internet, quando si può vivere in un’epoca dorata di carta e penna?
La cosa mi ricorda tanto una mia amica, che scrive articoli con carta e penna. Dopotutto, la comunicazione, può tornare alle radici, con lettere scritte a mano e piccioni viaggiatori.
Immaginate la gioia di aspettare, settimane, per una risposta a un messaggio importante!
Le aziende di tutto il mondo hanno finalmente avuto l’opportunità di riscoprire la magia della carta e della penna. Scrivanie ingombre di fogli sparsi e post-it hanno sostituito gli ordinati desktop digitali.
Meeting? Ovviamente, tutti in presenza e gli inviti su Outlook, un lontano ricordo. Chi avrebbe mai detto che il caro vecchio fax avrebbe avuto un ritorno di fiamma così trionfale?
Gli uffici stampa ringraziano, per l’incremento di richieste di penne stilografiche e inchiostri di vari colori.
Improvvisamente, il Mondo è stato costretto a vivere senza il costante bombardamento di notifiche dai social media. Le persone hanno riscoperto la bellezza di una conversazione faccia a faccia, di un buon libro, o, addirittura, della natura.
Chi l’avrebbe mai immaginato che una passeggiata nel parco potesse essere più rilassante di una maratona di scrolling su Instagram?
Gli psicologi stanno già lodando questo evento come una rivoluzione terapeutica.
Nelle banche si son visti impiegati strapparsi i capelli, per via della nuova moneta digitale: il baratto!
Con le transazioni online fuori gioco, è tornata in voga l’antica arte del baratto.
Hai un litro di latte? Potrebbe valere una dozzina di uova.
Un iPhone 12 cominciava ad essere scambiato con una settimana di servizi di giardinaggio. I mercati locali rifiorivano, trasformandosi in veri e propri hub di scambi e contrattazioni.
Chi l’avrebbe mai detto che saremmo tornati al Medioevo con tanta grazia?
Nelle ore di incertezza per il blocco dei PC, persino, gli studenti erano straniti, pensavano al loro incubo: l’educazione! Già, l’educazione.
Gli studenti di tutto il Mondo hanno avuto la “fortuna” di sperimentare la didattica senza tecnologia. Lavagne, gessetti e libri di testo hanno rimpiazzato le piattaforme digitali.
La buona notizia? Nessuno ha più problemi di vista causati dagli schermi.
La cattiva notizia? Studiare, nelle ore di blocco, diventava un’attività richiedente sforzo e dedizione, senza scorciatoie digitali per i compiti a casa.
Le startup tecnologiche, in preda al panico, si davano da fare per cercare un adattamento rapido a questo nuovo mondo analogico. I laboratori di ricerca immediatamente si sono messi al lavoro su invenzioni “rivoluzionarie” come il telefono con filo e la macchina da scrivere elettrica. Le aziende di intrattenimento hanno riscoperto la magia del cinema all’aperto e del teatro dal vivo.
L’innovazione, a quanto pare, non ha bisogno di circuiti e microchip per prosperare.
Gli imprenditori, dal braccino corto, pensavano, giulivi, a tutti i soldi risparmiati eliminando la necessità di aggiornare hardware e software. Non ci saranno più costi per antivirus, firewall e assistenza tecnica.
Le aziende di IT potranno finalmente dedicarsi a qualcosa di più utile, come coltivare patate o vendere grattachecca all’angolo della strada.
Quelli capaci di fare 4 cose contemporaneamente, gli unici a non avere rimpianti, hanno fatto tutto in fretta, tipi precoci, un po’ troppo veloci, per una vita sola, finalmente, dicono addio alla frenesia del multitasking. Non avranno più bisogno di rispondere a un’email mentre partecipano a una videoconferenza e controllano le notifiche sui social media, scrivendo gli appunti della riunione.
Il blocco dei computer permetterà loro, finalmente, di riscoprire l’arte di fare file interminabili alla posta, mentre leggono giornali cartacei e ascoltano discorsi diversi dei vicini.
Il blocco dei computer non solo risolverà problemi pratici, ma sarà anche un toccasana per la nostra salute mentale. Non più stress da troppi impegni, notifiche incessanti e scadenze digitali. Potremo finalmente rilassarci e goderci la vita senza la costante pressione della tecnologia. Dopotutto, l’unica “crash” di cui ci dovremo preoccupare sarà quella sul divano dopo una giornata di vero lavoro manuale.
Se c’è una cosa che questo blocco mondiale dei computer, durato poco tempo, sufficiente ad insegnarci che l’intelligenza umana non ha limiti, è l’aver riscoperto la possibilità, meglio l’arte, di vivere senza la tecnologia, imparando a valorizzare le piccole cose e a riscoprire antiche pratiche ormai dimenticate: il panorama dal treno, dall’auto, se non si guida, le facce delle persone, per strada o in posta, dal medico, in metro, ecc…
Quello vissuto oggi potrebbe essere, forse, l’inizio di un nuovo Rinascimento, dove la semplicità e l’ingegno umano regnano sovrani? Chissà, magari, ormai il blocco totale è scongiurato, saremo pronti ad usare i PC in modo più saggio e ponderato? Se il blocco dei computer è la panacea di cui il Mondo ha disperatamente bisogno, è una soluzione elegante, semplice e straordinariamente efficace a tutti i nostri problemi moderni, allora, perché attendere?
Iniziamo subito a scollegare tutti i nostri dispositivi e abbracciamo un futuro brillante e senza tecnologia, perché la soluzione ai problemi complessi è sempre la più ovvia: ignorarli completamente.