FDI: «Se il Prefetto di Bari, Antonella Bellomo, si fida dei consiglieri regionali possiamo prenderci noi l’incarico di farle arrivare i 750 plichi delle schede elettorali nei suoi uffici. Il caso in questione, riguarda la lista ‘CON’ del presidente Michele Emiliano, che più di ogni altro, dovrebbe chiedere e ottenere il rispetto delle regole e dei provvedimenti giudiziali, anche da un esponente del suo partito, il ‘PD’. Altrimenti è davvero il caso di dire che in Puglia siamo sotto una tirannia e quindi non valgono più neppure le leggi e le decisioni dei Giudici.».

di Redazione —

«Se il Prefetto di Bari, Antonella Bellomo, si fida dei consiglieri regionali, possiamo prenderci noi l’incarico di farle arrivare i 750 plichi delle schede elettorali nei suoi uffici. Non solo per riparare a un presunto sgarbo istituzionale della presidenza del Consiglio regionale, ma perché siamo convinti che di fronte a una richiesta di un Giudice due Istituzioni, così importanti, dovrebbero collaborare e non finire dinnanzi a un altro Giudice al quale tocca decidere a chi compete il trasporto e i relativi costi. Costi, che sono il prezzo della democrazia, quindi è giusto sostenerli.
Lo diciamo consci che il ripristino della verità delle urne venga ristabilito il più presto possibile.

Il caso in questione, per altro, non riguarda i ricorsi presentati, già vinti, che prevedono l’ingresso di altri due consiglieri di centrodestra Vito De Palma di ‘Forza Italia’ e Antonio Scalera de ‘La Puglia domani’, ma addirittura la lista ‘CON’ di Brindisi del presidente Michele Emiliano, che più di ogni altro, da magistrato in aspettativa, dovrebbe chiedere e ottenere il rispetto delle regole e dei provvedimenti giudiziali, anche da un esponente del suo partito, il ‘PD’, quale, la presidente Loredana Capone, è. Altrimenti è davvero il caso di dire che in Puglia siamo sotto una tirannia e quindi non valgono più neppure le leggi e le decisioni dei Giudici», dichiara l’intero gruppo regionale di Fratelli d’Italia in merito alla querelle fra la Presidenza del Consiglio regionale e la Prefettura di Bari.

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