ZULLO: «Ho chiesto al presidente della Prima Commissione, Fabiano Amati, di convocare in audizione, sia l’assessore Lopalco, sia il direttore di dipartimento, Vito Montanaro, perché illustrino le Politiche sanitarie a favore di soggetti non ambulabili e affetti da disabilità gravi e permanenti…».
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di Redazione –
«Il grido di dolore lanciato da Pasquale Tuccino Centrone non può essere silenziato con 5 ore in più di assistenza da parte della Asl di Bari. Il suo grido di dolore, lo ha portato persino a chiedere l’eutanasia, perché dopo 13 anni di SLA, ritenendo faticoso il vivere, non era per ottenere un beneficio sanitario per sé, ma, perché, attraverso di lui si accendessero i riflettori sull’assistenza domiciliare di ammalati gravi non solo per la Sla, ma per tante altre malattie invalidanti.
La ASL di Bari ha fatto bene a potenziare l’orario di Centrone, ma l’assessore Pierluigi Lopalco non può non porsi il problema di quanti in Puglia sono nelle stesse situazioni.
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Per questo ho chiesto al presidente della Prima Commissione, Fabiano Amati, di convocare in audizione sia l’assessore Lopalco, sia il direttore di dipartimento, Vito Montanaro, perché illustrino le Politiche sanitarie a favore di soggetti non ambulabili e affetti da disabilità gravi e permanenti con particolare riferimento alla quantità di risorse del FSR posto nei bilanci delle ASL a copertura di spesa per l’assistenza domiciliare medico-infermieristica, riabilitativa e protesica. Consapevole che, un ammalato assistito a casa dalla famiglia, è un costo in meno sulle casse regionali ed è foriero di benessere psicologico per la persona e per la famiglia, a questo deve corrispondere un governo delle risorse attento ed oculato tanto da rendere a queste persone ciò che è sancito nei LEA nei loro diritti», dice Ignazio Zullo, capogruppo regionale di Fratelli d’Italia.