Ripetendo fino alla noia che la notizia è tutta da verificare, ma certe cose, come per la malattia, che è meglio prevenire che curare, vanno raccontate, ponendoci alcune domande d’obbligo: perché proprio l’Arma dei Carabinieri, sembra, essere stata scelta, per quest’addestramento? Perchè si è scelto di agire in segreto? Con quali disposizioni e finalità politiche? Verso chi o contro? Il personale africano in addestramento nell’ex zuccherificio è militare o civile? Potrebbero essere dei Contractor?

di Piero Mastroiorio —

Cosa sta accadendo all’ex zuccherificio di Potenza, città in cui sono nati e cresciuti il Ministro della Salute, Roberto Speranza, il Ministero dell’Interno, Luciana Lamorgese e il Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, generale Francesco Paolo Figliuolo?
La nostra domanda, come molte altre, non troverà nessuna risposta, ma darà vita ad altri interrogativi, fantasiosi e meno fantasiosi, capaci di scomodare, anche, scenari da guerra civile.

Andiamo con calma e partiamo dall’inizio della nostra storia: qualche giorno fa, il 3 luglio 2021, Maurizio Blondet, sulle sue pagine parlava di possibili campi addestramento per africani a Potenza, parlando a sua volta di un’inchiesta di Stefano Becciolini, che prendeva spunto da un post, datato 29 giugno 2021, dell’avvocato Augusto Sinagra, Professore ordinario di diritto delle Comunità europee presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, nonché, avvocato patrocinante davanti alle Magistrature Superiori, in ITALIA ed alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, a Strasburgo, in cui si domandava, a proposito di una notizia tutta da verificare, appunto, se «nei locali di un ex zuccherificio in località Melfi-Potenza, siano in corso a cura dell’Arma dei Carabinieri attività di istruzione e addestramento militare di cittadini extracomunitari (provenienti da Stati africani, specificamente dalla Nigeria). Nessuno può avvicinarsi alla zona che sarebbe vigilata da personale militare armato. I fornitori di tale struttura riferiscono che si tratta di un poligono poiché si sentono colpi di arma da fuoco, e che tale poligono è frequentato da stranieri assistiti da Carabinieri.».

Becciolini, incuriosito dalla cosa fa delle indagini e scopre, dandone notizia, 1° Luglio 2021, durante “Il Punt🔴 di Vista” con Matteo Brandi, che le strutture che ospitavano zuccherifici in Basilicata sono due, uno a Policoro e l’altro l’ex zuccherificio del Rendina, tra Potenza e Melfi, nella zona industriale di San Nicolò adiacente all’inceneritore la Fenice, precisando che, «Allo stato attuale non ho ricevuto riscontri positivi che possano confermare o meno quanto dichiarato dall’Avvocato Sinagra. Dallo stesso avvocato ho avuto la notizia ufficiosa che la struttura dell’ex zuccherificio la Rendine è stata data dalla Prefettura di Potenza come alloggiamento per extra comunitari che lavorano come braccianti nelle campagne limitrofe, ma non è possibile visitarlo se non con l’autorizzazione della Prefettura.».
Ripetendo fino alla noia che la notizia è tutta da verificare, ma certe cose, come per la malattia, che è meglio prevenire che curare, vanno raccontate, ponendoci alcune domande d’obbligo: perché proprio l’Arma dei Carabinieri è stata scelta per quest’addestramento? Perchè si è scelto di agire in segreto? Ci potrebbe essere una correlazione con la commessa dei container fatta qualche tempo fa? Il personale africano in addestramento nell’ex zuccherificio è militare o civile? Potrebbero essere dei Contractor?

Se la notizia fosse vera, perché l’Italia avrebbe bisogno di addestrare componenti di una costituenda Legione Straniera Italiana, a modello di Francia e in Spagna? Con quali disposizioni e finalità politiche? Verso chi o contro? Perché si è scelto di affidarsi a giovani africani? Chi ha valutato tale affidamento e sulla base di quali criteri? Perché si è scelto Potenza e non Benevento dove vi è la Scuola Allievi Carabinieri? Chi e cosa opera e coordina a Potenza? Quale “potere” occulto muove le fila da Potenza?
Tutte domande che attendono una risposta, per il momento ai quesiti ha cercato di rispondere lo scorso 4 Luglio 2021 su Becciolini Network, con un’intervista a Gianluca Sciorilli, esperto di Sicurezza ed Intelligence, Stefano Becciolini, che partendo dal post dell’avvocato Augusto Sinagra sull’esistenza di un centro di addestramento per extracomunitari in un ex zuccherificio, ora dismesso, in Provincia di Potenza, ha chiesto al suo ospite ragguagli, ottenendo rivelazioni sui retroscena del caso davvero interessanti.

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