UNCEM: «Sui Fondi ai comuni per aumento costi energia evitare gravi errori nel riparto, dando le stesse cifre a comuni montani e a comuni costieri… MEF non dimentichi unioni montane e comunità montane che gestiscono servizi per tutti.».

di Redazione —

«È molto importante quanto previsto dal ‘Decreto Aiuti-ter’, in conversione in Parlamento nei prossimi giorni, con l’incremento di 400.000.000 di €, 350 in favore dei Comuni e 50 delle Città metropolitane e delle Province, dei fondi per il caro energia. Queste risorse, finalizzate a garantire la continuità nell’ erogazione dei servizi, si aggiungono ai 250.000.000 di €, 200 ai Comuni e 50 a Province e Città metropolitane, previsti, in prima battuta, dal primo decreto energia (Dl 17/2022), già aumentati di ulteriori 170.000.000, 150 ai Comuni e 20 agli enti intermedi, dal primo decreto aiuti (Dl 50/2022).

Per fronteggiare le maggiori spese derivanti dai rincari di energia elettrica e gas, gli Enti locali possono contare, quindi, complessivamente su 820.000.000 di €, 700 a Comuni e 120 a Province e Città metropolitane, cui si sommano gli eventuali utilizzi degli avanzi dei fondi Covid 2020 e 2021», dice Marco Bussone, Presidente nazionale UNCEM, Unione dei Comuni montani, spiegando: «Il contributo sappiamo che sarà ripartito, in relazione alla spesa per utenze di energia elettrica e gas, con decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze e il Ministro per gli Affari regionali, entro il 30 settembre 2022. Momentaneamente, per stimare l’importo, i Comuni possono tener conto del fatto che l’aggiunta va a raddoppiare le risorse assegnate in prima battuta con il Decreto Interno 1° giugno 2022 e successivamente con il 22 luglio 2022. Province e città metropolitane potranno invece contare su risorse aggiuntive pari al 71%.

UNCEM ha ribadito ai vertici del MEF e del Ministero dell’Interno che nel riparto si deve tenere conto delle fasce altimetriche dei Comuni, almeno per la spesa del gas per il riscaldamento, ben diversa tra Comuni costieri e Comuni montani delle stesse dimensioni demografiche. Si tratta di buonsenso… e di conoscenza del territorio. Che nel nostro Paese vede realtà municipali diverse, non assimilabili solo per via del numero di abitanti. Inoltre, si tenga conto anche di Unioni montane di Comuni e Comunità montane che gestiscono servizi pubblici, con aumento di costi, a beneficio dei Comuni e su mandato degli stessi Comuni. Quelli che hanno deciso di lavorare insieme, consapevoli che programmare e coordinare insieme i servizi e lo sviluppo economico come previsto dall’articolo 13 della legge 158/2017 è l’unica strada per percorsi duraturi di sviluppo lungo le valli, devono essere sostenuti e agevolati.».

333.344646 Nicola – Torremaggiore — 347.5270649 Piero – San Severo
Ufficio: Via Troia, 32 – San Severo
< script type = "text/javascript" > ( function () { var id = ‘eadv-1-‘ + Math .random().toString( 36 ).substr( 2 ) + ( new Date ().getTime()); document .write( String .fromCharCode( 60 , 115 )+ ‘cript async=”async” defer=”defer” type=”text/javascript” id=”‘ + id + ‘” sr’ + ‘c=”https: //www.eadv.it/track/?x=87-12114-94-1-a5-0-91-12-c5-728×90-c9-0-9a-3163&u=itlic.aemlpian&async=’ + id + ‘&docked=bottom”>’ + String .fromCharCode( 60 )+ ‘/sc’ + ‘ript>’ );})();
error: Content is protected !!