KONSUMER ITALIA: «I consumatori che fino a oggi hanno tollerato un aumento, cercando di sostenere l’economia, non sono disposti a fronteggiare con le loro risorse quella che sul lungo termine potrebbe rivelarsi una speculazione. Gli aumenti non possono cristallizzarsi e diventare strutturali, perché non sono sostenibili dai consumatori.».
di Redazione —
Il continuo aumento dei prezzi sta pesando moltissimo sulle famiglie italiane, che finora hanno sopportato, chi più chi meno, ma certo è, come spiega Konsumer Italia, a proposito degli ultimi aumenti, trasversale a molti settori, come il costo del carburante, in salita da tempo, bollette luce e gas, strutture ricettive, centri estetici, che «Ci sono settori con aumenti superiori alla soglia del 15%, che fanno salire alle stelle i prezzi di beni di uso comune. I consumatori che fino a oggi hanno tollerato un aumento, cercando di sostenere l’economia, che, a causa dell’emergenza pandemica aveva subito una brusca frenata, non sono disposti a fronteggiare con le loro risorse quella che sul lungo termine potrebbe rivelarsi una speculazione.
Gli aumenti non possono cristallizzarsi e diventare strutturali, perché non sono sostenibili dai consumatori, molti dei quali hanno subito una riduzione dei guadagni a causa del Covid-19.».
«La tendenza dell’aumento dei costi rilevabile oggi nei mercati e nei servizi va assolutamente tenuta sotto controllo e calmierata anche con azioni di Governo, al fine di tutelare la capacità di spesa degli italiani, e permettere una reale ripartenza dell’economia e non un fuoco di paglia con successiva contrazione degli acquisti», . dice Fabrizio Premuti, Presidente di Konsumer Italia, in relazione, sempre, agli ultimi aumenti che hanno visto aumentare il costo delle bollette di luce e gas intorno al 10% e al 15%, quello del turismo e della ristorazione, quello di alcuni parrucchieri e centri estetici che hanno rincarato mettendo sullo scontrino i costi di sanificazione, quello della benzina e gasolio che sale da tempo senza sosta, con un rincaro del 18% per la benzina verde e del 17% del gasolio, che portano inevitabilmente ad una catena di aumenti che finiscono col pesare notevolmente sulla gestione delle spese quotidiane delle famiglie italiane.