CAPPELLI: «…quando c’è un potere che sta dicendo che un figlio minorenne può andare a vaccinarsi, cioè a sottoporsi a un trattamento sperimentale obbligatorio, da solo contro la volontà dei genitori, come faccio a non ricordare che i gerarchi nazisti chiedevano la delazione ai figli dei padri?Non ho intenzione di recedere da questo impegno, che è per gli studenti dell’Orientale, ma si rivolge, in realtà, a tutti i ragazzi ed alla città.»,

di Piero Mastroiorio

«Si parla di obbligatorietà, obbligatorietà. Per fame si può cedere all’obbligatorietà, ma quando c’è un potere che sta dicendo che un figlio minorenne può andare a vaccinarsi, cioè a sottoporsi a un trattamento sperimentale obbligatorio, da solo, contro la volontà dei genitori, come faccio a non ricordare che i gerarchi nazisti chiedevano la delazione ai figli dei padri?», sono le parole, riprese dall’Agenzia di Stampa AdnKronos, pronunciate dal professore di Letteratura italiana all’Università Orientale di Napoli, Guido Cappelli, in una delle sua lezione all’aperto, in Galleria Principe di Napoli, tenute per gli studenti no green pass che non possono accedere all’Università.

Il professore di Letteratura italiana all’Università Orientale di Napoli, Guido Cappelli, mentre fa lezione in Galleria

Il Professor Cappelli, che si oppone da tempo, da quando, qualche mese fa, insieme ad altri colleghi docenti universitari, lanciò un appello contro l’obbligo di certificazione verde, adesso, da quando è iniziato il suo corso all’Università Orientale di Napoli, offre ai ragazzi, che in aula non possono entrare, per via del lasciapassare non ottenuto, perché non vaccinati, una sorta di risarcimento: lezioni all’aperto nella Galleria Principe di Napoli. Dove sono quasi in 50 ad ascoltarlo parlare di letteratura ed incrociare i temi dell’attualità, racchiusa, soprattutto, nella comparazione fatta nella domanda:  «quando il potere chiede ad un figlio minorenne di opporsi all’autorità dei genitori ed andarsi a vaccinare come è possibile non ricordare che i gerarchi nazisti chiedevano ai figli di diventare delatori dei padri?». Una comparazione, forte, che lo stesso professore, a “La Repubblica”, così spiega: «Si tratta di una comparazione, non di una perfetta identità qui, come nel passato che ho rievocato, il potere chiede ai figli minori la disponibilità a pronunciarsi e agire su cose delicate.».

«Non ho intenzione di recedere da questo impegno, che è per gli studenti dell’Orientale, ma si rivolge, in realtà, a tutti i ragazzi ed alla città», sottolinea il Professor Cappelli, docente stimato dai colleghi e molto seguito dagli studenti, a proposito delle sue lezioni, che proseguiranno in Galleria, sino alla fine del suo corso. Un impegno umano, tenere lezioni all’aperto, per chi non vuole vaccinarsi,
Un impegno di rispetto delle Libertà, sancita dalla Costituzione e, prima, dal sangue versato da coloro che, per essa lottarono, perdendo il bene più sacro di un uomo: la vita.
Una rivolta pacifica, umana, sacrosanta, quella del Professor Cappelli, come quelle che si stanno tenendo in moltissime città italiane da questa mattina, 15 ottobre 2021, che hanno tutta l’aria, per quel che si legge da più parti, di andare ad oltranza, necessarie alla Libertà.
Speriamo, augurandomi di sbagliare, che non venga addebitato, a chi crede in questa rivolta, gli ostinati no-vax e no-green pass, i portuali di Genova e di Trieste e a tutte le minoranze in rivolta, considerate dal potere, “fasciste”, la colpa degli scioperi che, eventualmente, “bloccano la produzione”, ma, soprattutto, la colpa dell’ulteriore collasso economico, che lo stesso potere provoca non consentendo ad oltre 3.000.000 di lavoratori di lavorare senza un lasciapassare.

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