Uno studio illustra l’attività della piattaforma di comunicazione INGVterremoti, che, dal 2010, ha informato il pubblico sull’attività sismica di questi 12 anni in Italia e nel Mondo, curata dal Dipartimento Terremoti dell’INGV, con l’obiettivo di raccontare la storia e le attività di ricerca, monitorare e condividere dati scientifici in modo semplice e immediato.

di Piero Mastroiorio —

Lo studio “Public earthquake communication in Italy  through a multi-source social media platform: The INGVterremoti experience (2010-2022)“, pubblicato da poco sulla rivista scientifica “Frontiers”, curato dal gruppo di comunicazione INGVterremoti, illustra quanto fatto in questo periodo per rispondere in modo sempre più efficace e veloce alle esigenze informative dei cittadini in caso di evento sismico.

La comunicazione dei terremoti, tema importante in Paesi come l’Italia, dove il rischio sismico è elevato, costituisce una misura efficace per la mitigazione dei rischi, per la corretta percezione dei fenomeni naturali e per accrescere la consapevolezza dei cittadini. Un’informazione veloce, continua e scientificamente valida, inoltre, permette di contrastare la disinformazione e le fake news, come spiegano Concetta Nostro e Alessandro Amato, ricercatori dell’INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che sottolineano: «Abbiamo sviluppato una strategia di comunicazione per la scienza e il rischio dei terremoti in Italia, basata principalmente su canali social media. La piattaforma ‘INGVterremoti’ è nata tra il 2010 e il 2012 con l’obiettivo di incrementare l’informazione scientifica rilasciata al pubblico, creando anche un canale di comunicazione bidirezionale tra scienziati e cittadini. La piattaforma è costituita da una suite coordinata di canali di social media e da un blog-magazine, dove vengono continuamente pubblicati aggiornamenti sulle sequenze di terremoti in corso e post su argomenti scientifici. I nostri utenti finali sono principalmente cittadini e cittadine, ma anche autorità e media.».

«Particolare attenzione è stata data alle interazioni con il pubblico, soprattutto sulla nostra pagina Facebook, al fine di comprenderne le esigenze informative, individuare voci e ‘fake news’, anche, nelle zone interessate da sequenze sismiche e rispondere alle richieste più urgenti. Nel lavoro appena pubblicato, descriviamo la strategia di ‘INGVterremoti’ e i diversi media utilizzati, concentrandoci sui loro punti di forza e di debolezza emersi attraverso l’esperienza svolta negli ultimi anni della pubblicazione delle stime provvisorie delle localizzazioni dei terremoti, annosa questione fortemente richiesta dai nostri followers», aggiungono Carlo Meletti e Emanuele Casarotti, ricercatori dell’INGV, riguardo la piattaforma INGVterremoti, che negli ultimi 12 anni ha guadagnato fiducia e popolarità, aumentando il numero di persone coinvolte, tanto da essere diventate diverse centinaia di migliaia.

I canali di comunicazione INGVterremoti hanno svolto un ruolo fondamentale in molte sequenze sismiche degli ultimi 12 anni in Italia, a partire dalla sequenza emiliana del 2012, fino a quella del centro Italia, iniziata con il terremoto del 24 agosto 2016 e tuttora in corso. Sono stati pubblicati molti articoli di approfondimento, con alcune rubriche fisse. e aggiornamenti mensili e annuali sulla sismicità al fine di sviluppare la consapevolezza dei cittadini rispetto alla natura sismica del nostro territorio.
«Oggi ‘INGVterremoti.com’ è considerato un punto di riferimento nell’informazione sui terremoti per il pubblico, in particolare durante le emergenze sismiche sul territorio nazionale. Con oltre 1.000 articoli pubblicati, rappresenta una vera e propria “banca dati” dell’informazione sulla sismicità, sulla storia sismica, sulla ricerca sismologica dell’INGV.
La sfida sarà quella di proseguire questo percorso migliorando la nostra comunicazione in termini di qualità e di produttività, assicurando sempre la continuità e la tempestività nell’informazione sui terremoti», le parole di sintesi di Maurizio Pignone, geologo dell’INGV e primo autore dello studio, a cui fanno eco quelle conclusive di Claudio Chiarabba, Direttore del Dipartimento Terremoti dell’INGV, che ha precisato: «La comunicazione tempestiva di dati e informazioni sui terremoti al pubblico è un passo imprescindibile per aumentare le capacità di resilienza della società in un’ottica di sostenibilità.».

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