Il PAN, Pesticide Action Network, nel chiedere «la sostituzione dei pesticidi più pericolosi da parte degli Stati membri», osserva: «Questo rapporto contraddice le affermazioni ufficiali secondo cui l’uso di pesticidi tossici è in calo e mostrano un completo fallimento da parte degli Stati membri nell’attuazione del regolamento UE e nella protezione dei consumatori.».

di Redazione —

L’ultimo RapportoForbidden fruit, realizzato dal PAN, Pesticide Action Network, rivelare come i residui di pesticidi su frutta e verdura vendute in Europa siano aumentati in maniera drammatica dal 2011 al 2019, osserva: «L’aumento della vendita di prodotti contaminati ai consumatori va di pari passo con un aumento dell’intensità dei pesticidi utilizzati   con un uso sempre maggiore di combinazioni di sostanze chimiche, sostanze che dovrebbero essere gradualmente eliminate in Europa. In particolare, i Paesi con il più alta frequenza di contaminazione nel 2019 sono: Belgio (34%), Irlanda (26%), Francia (22%), Italia (21%) e Germania (20%).».

Il Rapporto ‘Forbidden Fruit’ mostra un trend in aumento del +53% in 9 anni per la frutta, mentre dieci anni fa i kiwi erano quasi privi (4%) di queste sostanze tossiche, quasi un terzo (32%) risulta ora contaminato. Allo stesso modo, la metà, il 50%, di tutte le ciliegie campionate dai funzionari è stata contaminata nel 2019, rispetto al 22% del 2011. Nel 2019 anche la metà delle pere prodotte in Europa risultava contaminata da ben 5 di tali sostanze e la cifra sale all’87% per le pere coltivate in Belgio e all’85% per quelle portoghesi.
Secondo gli esperti, inoltre, tra il 2011 e il 2019 la contaminazione ha colpito in particolar modo le more (51%), le pesche (45%), le fragole (38%), le ciliegie (35%) e le albicocche (35%). Per quanto riguarda la verdura, invece, il trend mostra un aumento del +19% in 9 anni, in particolare, i più contaminati sono stati il sedano (50%), il sedano rapa (45%), il cavolo riccio (31%), la cicoria witloof (28%) e i Cavolini di Bruxelles (26%).
Secondo l’analisi degli scienziati l’uso dei pesticidi più pericolosi in Europa risulta essere in aumento, non in calo, come osserva il Pesticide Action Network, che nel chiedere «la sostituzione dei pesticidi più pericolosi da parte degli Stati membri, l’adozione di obiettivi di riduzione vincolanti e la riforma degli indicatori di utilizzo dei pesticidi», osserva: «Questo rapporto contraddice le affermazioni ufficiali secondo cui l’uso di pesticidi tossici è in calo e mostrano un completo fallimento da parte degli Stati membri nell’attuazione del regolamento UE e nella protezione dei consumatori.».

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