Le norme, che la legge intende introdurre nell’Ordinamento regionale, prevedono interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione degli edifici residenziali e non, anche se non si trovano in stato di degrado, purché vengano raggiunti determinati obiettivi di premialità, incentivandone la riqualificazione fisico-funzionale, la sostenibilità ambientale, la sostituzione, nonché, favorendo il miglioramento del decoro urbano e architettonico complessivo.

di Redazione —

Riqualificare e recuperare il patrimonio edilizio esistente, sviluppare processi di rigenerazione urbana, decarbonizzazione, efficientamento energetico, messa in sicurezza sismica e contenimento del consumo di suolo, sono questi i principali obiettivi della proposta di legge presentata in Regione Puglia, dai Consiglieri regionale della ‘Lega Puglia’, lo scorso 6 luglio 2022, in materia di disposizioni per interventi di rigenerazione urbana e territoriale e di recupero e riutilizzo del patrimonio edilizio esistente e dismesso, redatta in collaborazione con lo Studio Belvedere, Inzaghi e Partners di Milano e con il senatore Vittorio Zizza, capostaff della Regione e coordinatore del tavolo di lavoro.

«Le norme, che la legge intende introdurre nell’ordinamento regionale, hanno lo scopo di superare lo stallo dopo l’impugnativa del Governo, sono in chiara discontinuità rispetto al cd. “Piano Casa”. Esse, infatti, prevedono interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione degli edifici residenziali e non residenziali, anche se non si trovano in stato di degrado, purché, in questo caso, vengano raggiunti determinati obiettivi di premialità, incentivandone la riqualificazione fisico-funzionale, la sostenibilità ambientale, la sostituzione, nonché, favorendo il miglioramento del decoro urbano e architettonico complessivo.
Un risultato ottenuto preservando le competenze legislative e amministrative appartenenti agli enti sovraordinati e ai comuni nei processi di riqualificazione, rigenerazione, recupero e riutilizzo del patrimonio edilizio esistente, mediante il riconoscimento di incentivi volumetrici, e nel rispetto del riparto costituzionale dei poteri e della potestà concorrente. Attenendosi non solo ai principi fondamentali del Decreto del Presidente della Repubblica in materia, ma soprattutto al Piano paesaggistico territoriale regionale, elaborato attraverso la co-pianificazione Stato-Regione e approvato nel 2015 con apposita deliberazione della Giunta. Valorizzando, e questo aspetto assume un particolare rilievo, l’importanza dei Consigli comunali, che potranno modulare la portata innovativa delle norme previste in base alla peculiarità del proprio territorio», hanno detto il senatore Roberto Marti e il capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Puglia, Davide Bellomo, insieme ai consiglieri Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi e Joseph Splendido, riguardo la presentazione della proposta di legge sul “Piano Casa”.

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