Alla vigilia dell’apertura della scuola, il timore che la storia già vissuta lo scorso anno scolastico da studenti e genitori pugliesi si ripeta, spinge ‘FdI a chiedere al presidente Emiliano di «fare chiarezza SUBITO. Chiarezza e determinatezza, per scongiurare il rischio che ci si ritrovi davanti a ordinanze last-minute che hanno mandato in tilt le famiglie alle prese con disposizioni che cambiavano in continuazione.».

di Redazione —

«Alla vigilia dell’apertura della scuola, il timore che la storia già vissuta lo scorso anno scolastico da centinaia e centinaia di studenti e genitori pugliesi si ripeta, spinge ‘Fratelli d’Italia’ a chiedere al presidente Emiliano di fare chiarezza SUBITO. Chiarezza e determinatezza, per scongiurare il rischio che ci si ritrovi davanti a ordinanze last-minute che hanno mandato in tilt le famiglie alle prese con disposizioni che cambiavano in continuazione.
Per questo oggi, 30 agosto, vorremmo sapere da Emiliano se ha redatto un Piano complessivo che permetta di coniugare il diritto allo studio con il diritto alla salute; se questo Piano sia stato condiviso con rappresentanti del mondo della scuola, dei trasporti e della Sanità allo scopo di condividere programmi per il potenziamento della mobilità e dei trasporti pubblici, il frazionamento degli orari di ingresso a scuola e delle pause in modo da evitare gli assembramenti,  l’assicurazione dei tempi e delle modalità di didattica in presenza, l’effettuazione dei tamponi rapidi antigenici con annessa sorveglianza sanitaria per gli isolamenti dei positivi, le quarantene dei contatti stretti e le riammissioni a scuola.

Vogliamo segnalare la data dell’interrogazione che racchiude tutte queste domande – 30 agosto – perché Fratelli d’Italia è dall’11 gennaio di quest’anno che cerchia di evidenziare in Consiglio regionale che quando si parla di SCUOLA-SALUTE-SICUREZZA non si può agire a compartimenti stagni. Circa otto mesi fa presentammo una mozione che aveva lo scopo di proporre proprio un piano organico, tendente a riportare in sicurezza gli studenti alla didattica in presenza, sconfessando quella che era la convinzione di Emiliano, ovvero che le scuole erano luoghi di contagio da studente a famiglia, che di fatto ha portato la Puglia perennemente in DAD. Già allora cercammo di far capire che non era la scuola ad essere luogo di contagio, ma tutto ciò che la circonda porta il virus nella stessa. Sollevavamo voci critiche per l’inefficace azione di contrasto alla diffusione del virus nella nostra Regione attuata dal presidente Emiliano, coadiuvato dall’assessorato alle Politiche della Salute.
La nostra mozione si basava su tesi tecniche e scientifiche dell’Istituto Superiore della Sanità, che il 30 dicembre dello scorso anno nel report era giunto alla conclusione che: “allo stato attuale delle conoscenze, le scuole sembrano essere ambienti relativamente sicuri, purché si continui ad adottare una serie di precauzioni ormai consolidate quali indossare la mascherina, lavarsi le mani, ventilare le aule, e si ritiene che il loro ruolo nell’accelerare la trasmissione del coronavirus sia limitato.”.
Non ci fu nulla da fare: la nostra mozione fu inopinatamente respinta dalla maggioranza, nella seduta del Consiglio Regionale del 9 febbraio scorso, sostenendo che si stava lavorando per riportare gli studenti alla didattica in presenza. Parole al vento che non vogliamo più dover ascoltare, anche, perché, oggi viviamo condizioni più sicure per il vaccino, che lo scorso anno non c’era, nonché, per il maggior tempo a disposizione che la Regione Puglia ha avuto per ricalibrare e rafforzare il trasporto pubblico e per il miglioramento delle condizioni epidemiologiche», dichiarano Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini, Francesco Ventola ed Ignazio Zullo, Capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, dopo aver presentato un’interrogazione, sul rientro dei ragazzi pugliesi a scuola, al presidente regionale, Michele Emiliano.

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