Il Codacons, visti gli aumenti senza sosta dei prezzi dei carburanti, ormai oltre i sui 2 €/l, per cui le famiglie, oggi, spendono 552 € in più all’anno per i rifornimenti di benzina e 664 € annui per quelli di gasolio, si è rivolto, con un esposto, all’Antitrust e a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia, per chiedere indagini volte ad accertare possibili illeciti sui listini alla pompa.

di Redazione —

«I listini si mantengono sui 2 euro al litro, ma nei prossimi giorni si dovrebbero registrare gli effetti dei tre ribassi consecutivi della verde in Mediterraneo e dei due del diesel», dice Staffetta Quotidiana, testata specializzata, che diffonde i dati elaborati sulle medie dei prezzi praticati, comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico, rendendo noto che la benzina al serf service scosta 2,073 €/l, il diesel aumenta a 2,029 €/l, la benzina servito costa 2,197 €/l ed il diesel 2,158 €/l, facendo segnare un aumento per entrambi, mentre, il GPL servito costa 0,827 €/l, metano servito costa 1,826 €/kg e GNL costa 1,950 €/kg.

Con la nuova ondata di rincari la maggiore spesa delle famiglie supera i 660 euro l’anno, calcola il Codacons, sottolineando che «la ‘benzina self’ ormai ha la media di 2,075 €/l e il gasolio schizza a una media di 2,030 €/l. Oggi un litro di ‘verde’ costa il 28,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, e per un pieno di benzina occorre sborsare circa 23 € in più. Va peggio per il gasolio, il cui prezzo sale del 37,5% su base annua con un maggiore costo per il pieno di 27,7 €.».
Con un’auto di media cilindrata, una famiglia spende oggi 552 € in più all’anno per i rifornimenti di benzina e 664 € annui per quelli di gasolio. Senza considerare gli effetti dei rincari carburanti sui prezzi al dettaglio, in rialzo per i costi dell’energia e l’aumento dell’inflazione che colpisce pesantemente il carrello della spesa, con aumenti che non si vedevano da una trentina d’anni.

«Siamo in presenza di una emergenza nazionale e il Governo non sembra pronto ad adottare misure di contrasto. I rincari delle ultime settimane si registrano nonostante il sensibile calo delle quotazioni del petrolio, oggi attorno ai 112 dollari al barile, a dimostrazione delle speculazioni che interessano i prezzi dei carburanti. Per questo ci siamo rivolti con un esposto all’Antitrust e a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia, a attendiamo con fiducia l’apertura di nuove indagini da parte della magistratura volte ad accertare possibili illeciti sui listini alla pompa», dice Carlo Rienzi, presidente Codacons, che nell’esposto, presentato nei giorni scorsi ha chiesto di aprire un’indagine sulla nuova ondata di aumenti dei prezzi dei carburanti, atteso che la benzina costa ormai il 25% in più rispetto allo scorso anno, il gasolio è rincarato del 33% sul 2021, un andamento, come dice il Codacons, che «si registra nonostante il taglio delle accise disposto dal Governo e non sembra essere giustificato dalle quotazioni petrolifere. Per dare un quadro della gravità della situazione basta considerare che in assenza del taglio delle accise pari a 30,5 centesimi di €/l, la benzina costerebbe oggi 2,419 €/l, 2,356 € il gasolio, superando il record storico raggiunto nell’ottobre del 1976, quando un litro di benzina arrivò a costare 500 lire, pari a 2,31 € a valori correnti.».

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