di Piero Mastroiorio —

Partendo dagli ultimi accadimenti, che non sto qui ad elencare, fisserei subito un concetto: la libertà e l’informazione sono due pilastri fondamentali di qualsiasi società democratica. La capacità di accedere a informazioni accurate e senza censure sono essenziali per il progresso, la trasparenza e il mantenimento della libertà individuale e collettiva. In questo articolo, esploreremo l’importanza della libertà e dell’informazione libera, analizzando il loro ruolo nella società moderna e i pericoli che minacciano queste fondamenta.
La libertà individuale è un diritto fondamentale, che permette alle persone di esprimere le proprie opinioni, perseguire i propri interessi e vivere secondo i propri valori. Senza libertà, la società diventa oppressiva e limita il potenziale umano. La libertà di parola, di stampa e di associazione sono elementi essenziali per garantire che le persone possano esprimere le proprie idee senza timore di persecuzioni o censure.

L’informazione libera è il fondamento su cui si basa la libertà. Senza accesso a informazioni accurate e diverse prospettive, le persone non possono prendere decisioni informate e responsabili. L’informazione libera permette il dibattito pubblico, la critica costruttiva e la vigilanza sul potere. È attraverso l’informazione libera che i cittadini possono esercitare il controllo sulle istituzioni e partecipare attivamente alla vita democratica. Come dimenticare le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pronunciate in occasione della cerimonia del Ventaglio: «Il tema dell’informazione è legato alla libertà, la democrazia si nutre della libertà di parola e di espressione. All’informazione libera e indipendente, che, ogni giorno in ogni luogo, illumina le zone d’ombra, le istituzioni devono riconoscimento e tutela massima, perché l’informazione libera e indipendente, è l’antidoto alla disinformazione.».

Nonostante siano in molti a riempirsi la bocca di parole come libertà di stampa di espressione di religione, di pensiero, ecc, la libertà e l’informazione libera sono costantemente minacciate da vari fattori. La censura governativa, la manipolazione dei media, la disinformazione e la concentrazione dei mezzi di comunicazione possono compromettere la libertà individuale e l’accesso equo alle informazioni.
Sulla scorta dell’interconnessione ed indispensabilità per una società democratica e pluralista tra libertà ed informazione libera, diventa indispensabile proteggere questi valori e tale protezione richiede un impegno costante da parte dei cittadini, dei media, delle istituzioni e della comunità internazionale. Solo attraverso la difesa della libertà e la promozione dell’informazione libera possiamo garantire un futuro in cui ogni individuo possa godere dei suoi diritti fondamentali e contribuire al progresso della società.

Per la difesa di queste libertà l’europarlamentare Francesca Donato, insieme ad altri 47 deputati europei ha firmato ed inviato, il 19 Febbraio 2024, una lettera, in difesa di Juliane Assange, in vista dell’udienza per la sua estradizione, più in generale al diritto alla libertà ed alla libera informazione, al Segretario di Stato britannico per il Dipartimento degli Interni, on. James Cleverly MP, al Segretario di Stato per il Dipartimento degli Interni del Regno Unito, in cui si legge: «Noi, sottoscritti membri del Parlamento europeo, desideriamo rispettosamente sottolineare le nostre preoccupazioni riguardo al caso Assange, l’impatto che esso sta avendo sulla libertà di stampa, nonché i gravi rischi per la salute e il benessere di Julian Assange nel caso in cui sia estradato negli Stati Uniti.

Julian Assange ha fatto parte dell’istituzione di una stampa libera, essenziale per ogni democrazia, essendo in prima linea nel giornalismo investigativo. Con il suo lavoro attraverso WikiLeaks ha portato alla luce alcuni dei più significativi atti di corruzione governativa, tra cui crimini di guerra e violazioni dei diritti umani.
Julian Assange è attualmente il bersaglio di un attacco legale che costituisce un precedente, in cui un governo democratico può criminalizzare la pubblicazione di informazioni veritiere. Le accuse contro di lui destano serie preoccupazioni per le innegabili e vaste implicazioni per la libertà di stampa e la pratica del giornalismo investigativo.
Il governo degli Stati Uniti sta tentando di usare la legge sullo spionaggio del 1917 contro un giornalista e un editore per la prima volta. Se gli Stati Uniti riusciranno a far estradare Assange, avranno ridefinito il giornalismo d’inchiesta. Avranno esteso il suo raggio d’azione giudiziario a livello internazionale e lo applicheranno a un cittadino non statunitense senza una corrispondente estensione dei diritti del ‘Primo Emendamento’.

Inizialmente, il giudice distrettuale aveva rifiutato l’estradizione con l’argomentazione che le dure condizioni di isolamento che avrebbe dovuto affrontare nel sistema carcerario statunitense avrebbero messo a rischio la sua vita. La sentenza è stata annullata in appello solo dopo che gli Stati Uniti hanno offerto delle assicurazioni che Amnesty International ha definito “profondamente sbagliate”, in quanto “il fatto che gli Stati Uniti si siano riservati il diritto di cambiare idea in qualsiasi momento significa che queste garanzie non valgono la carta su cui sono scritte”.
Mentre chiedeva asilo all’ambasciata ecuadoriana, è stato rivelato che sono state effettuate operazioni di spionaggio su Assange e i suoi avvocati per conto della CIA, e i media hanno rivelato che la CIA stava pianificando il rapimento e l’assassinio di Assange.

Le autorità britanniche devono far coincidere la gravità della situazione di Assange con un adeguato livello di protezione, in linea con le richieste del relatore delle Nazioni Unite sulla tortura: “Il rischio di essere messo in isolamento prolungato, nonostante il suo precario stato di salute mentale, e di ricevere una pena potenzialmente sproporzionata solleva dubbi sul fatto che l’estradizione di Assange negli Stati Uniti sia compatibile con gli obblighi internazionali del Regno Unito in materia di diritti umani, in particolare ai sensi dell’articolo 7 del Patto internazionale sui diritti civili e politici, così come i rispettivi articoli 3 della Convenzione ONU contro la tortura e della Convenzione europea sui diritti umani”.
Con questa lettera vi chiediamo di garantire la protezione e la sicurezza di Julian Assange, di rilasciarlo dalla prigione e di impedire la sua estradizione. Ad essere in gioco vi sono il futuro della libertà di stampa e del diritto dei cittadini a essere informati.».

I sottoscritti della lettera, membri del Parlamento europeo: Patrick Breyer, Clare Daly, Markéta Gregorova, Sabrina Pignedoli, Milan Brglez, François Alfonsi, Francisco Guerreiro, Martin Buschmann, Piernicola Pedicini, Gwendoline Delbos-Corfeld, Emmanuel Maurel, Martina Michels, Saskia Bricmont, Ivan Vilibor Sinčić, Mikulas Peksa, Clara Ponsatí I Obiols, Malte Gallée, Martin Sonneborn, Marc Botenga, João Pimenta Lopes, Sandra Pereira, Idoia Villanueva, Marcel Kolaja, Pierre Larrouturou, Stelios Kouloglou, Dietmar Köster, Karen Melchior, Sara Matthieu, Stasys Jakeliūnas, Ana Miranda, Özlem Demirel, Diana Riba i Giner, Dino Giarusso, Kateřina Konečná, Miguel Urban Crespo, Mick Wallace, Marisa Matias, José Gusmão, Rob Rooken, Thomas Rudner, Matjaž Nemec, Sergey Lagodinsky, Manuela Ripa, Damien Carême, Philippe Lamberts, Ignazio Corrao, Esther Sanz Selva ,Francesca Donato

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