di Redazione —

 «Signor Presidente, ringrazio gli interroganti per le osservazioni sollevate. Al riguardo segnalo che nel dicembre 2021, in occasione della seconda sessione speciale dell’Assemblea mondiale della sanità, i 194 Stati membri dell’OMS hanno determinato, all’unanimità, di stabilire un organismo di negoziazione intergovernativo finalizzato alla redazione e alla negoziazione di una convenzione, un accordo, o altro strumento internazionale, sulla prevenzione e preparazione in risposta alle pandemie. Parallelamente è stato avviato un processo negoziale per la revisione del regolamento sanitario internazionale», è la risposta del ministro della Salute, Orazio Schillaci, data in aula al Senato all’interrogazione presentata dal deputato leghista, Claudio Borghi, sulla presunta cessione di sovranità da parte dell’Italia all’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, nell’ambito del trattato pandemico internazionale, sottolineando: «L’avvio di questa attività negoziale è stato oggetto della decisione del Consiglio dell’Unione europea del 3 marzo 2022. La finalità di questi strumenti è quella di supportare gli sforzi internazionali volti a rafforzare i sistemi sanitari alla luce degli insegnamenti tratti dalla pandemia, proprio partendo dalle criticità evidenziate nella gestione del Covid-19.

Anche in più contesti internazionali multilaterali, G7 e G20, nonché europei, inclusi i summit più recenti, da ultimo, in particolare il vertice G7 svoltosi a Hiroshima il 20 maggio 2023, è stato ribadito il supporto dei leader alla prosecuzione delle attività negoziali e al raggiungimento degli obiettivi prefissati, ovvero, avere strumenti rapidi, efficaci e più equi per rafforzare le capacità nazionali, regionali e mondiali, per consentirci di rispondere meglio nel caso in cui si verificasse un’altra emergenza sanitaria.
Alla luce di quanto illustrato, evidenzio che l’Italia partecipa ai processi di negoziazione,anche, nell’ambito del coordinamento europeo, attraverso la rappresentanza permanente a Ginevra, con la collaborazione tecnica del Ministero della salute, assicurando la difesa e la tutela degli interessi nazionali, primi fra tutti i principi di equità, uguaglianza e universalità, che sono alla base dei nostri fondamenti costituzionali della tutela della salute.
Infine, assicuro che il tema è presidiato e che le azioni, anche data la nostra Presidenza del G7, saranno in continuità con quanto già iniziato da questo Governo, della cui maggioranza anche lei è parte. Siamo in piena continuità con quanto il presidente del Consiglio Meloni ha già affermato in Giappone e in tutte le sedi non mancheremo di portare avanti gli interessi dell’Italia e degli italiani.».

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