di Piero Mastroiorio —

Amici lettori, tanto si scavò, che si allagò! Oggi vi parlo di un evento che ha dell’incredibile, non parlerò della nuova puntata dedicate ai misteri, ma del mirabolante e, da molti di noi, annunciato “Miracolo in città”, che sta facendo impazzire i cittadini della nostra città, San Severo, in Provincia di Foggia. Sì, avete indovinato, è successo di nuovo: dal suolo è zampillata acqua come se fossimo nel bel mezzo del set di “Miracolo a Milano”, dove i poveri volavano sulle scope, qui zampilla acqua, copiosa, a fiumi, tanto da dare origine al piccolo lago “de Amicis”.

Immaginate la scena: un gruppo di operai sta scavando con entusiasmo per creare un parcheggio sotterraneo che, a dirla tutta, servirebbe solo a far girare in tondo i nostri cari automobilisti, mentre sgobbano con picconi e pale, improvvisamente qualcosa cambia. Un rumore sordo, terra che scricchiola… et voilà, l’acqua comincia a spruzzare da uno scavo come se avessero aperto il rubinetto di casa!

La prima reazione?

Finalmente u mer… me, me namm ij chiu’ a Fortor cu pullman”, per chi non mastica il cinese, “finalmente il mare, meno male, non dobbiamo andare più a Lesina Marina con il pullman”, pensa uno dei pensionati, di prima fila, come un abbonato RAI, andati lì per osservare l’arte dello scavo, pensando alla ressa, per disputarsi uno, della cinquantina di posti auto, all’ombra, dell’erigendo parcheggio, interrato, sotto quello che era il Parco della Rimembranza.

Cosa sta succedendo?”, si chiede tra incredulità e curiosità il resto del pubblico, che ovviamente è arrivato con il telefonino pronto a riprendere quello che tutti si aspettavano ed essere i primi a pubblicare lo zampillo miracoloso. Le immagini di questo improbabile spettacolo, acquatico, scorrono sui social media come se stessimo assistendo al finale di una “batteria“, tra festosi Fuijenti. Chi avrebbe potuto immaginare che dietro alla costruzione di un parcheggio ci fosse la possibilità della realizzazione di un’idea cittadina: portare il mare in citta. Per adesso ci si accontenta di un pantano, temporaneo.

Qualcuno pensa ad un nuovo “attrattore turistico”, qualche altro al festival “Suoni d’acqua”, una manifestazione capace di unire concerti e riflessioni sulla cultura dell’acqua, in territori come sanZevero! Non ci vorrà molto prima che le guide turistiche inizino a pubblicizzare visite guidate al “Parcheggio delle Meraviglie” dove, per soli dieci euro, si potrà assistere ad uno spettacolo d’acqua, tipo quelli dei fontanieri giapponesi, ma senza il biglietto aereo. Il sindaco, nel mentre, ha pensato sul come valorizzare il fenomeno, ha convocato una riunione urgente. La proposta? Riorganizzare l’architettura urbana per renderlo “parco acquatico” a cielo aperto, magari aggiungendo, anche, una giostra per i più piccoli, affinché tutti possano divertirsi in questa strana città, che sembra essere uscita da un film d’epoca di Toto’ o Alberto Sordi.

Intanto, tra interviste e polemiche, la gente si divide: c’è chi va pazzo per questo “miracolo”, chi invece si preoccupa per l’impatto sul portafoglio della città. Perché, lo sappiamo tutti, gli ingegneri e gli architetti non lavorano mai gratis e, mentre alcuni cittadini pensano di prendere il sole a bordo di una piscina gonfiabile che hanno montato sul balcone, altri si stanno organizzando per un flash mob al prossimo consiglio comunale. Meno male che, almeno, ci sarà dell’acqua fresca a disposizione!

Non possiamo certo dimenticare le teorie del complotto, che, nascono come funghi, ogni volta che succede qualcosa di strano in città. Alcuni sostengono che si tratti di una punizione divina, per il brutto parcheggio da erigere sotto la Piazza che aveva gli alberi commemorativi dei Soldati Morti nella Grande Guerra, la Prima guerra mondiale, altri, invece, giurano che gli alieni ci stiano osservando e hanno deciso di interagire con noi attraverso l’acqua. Personalmente, penso sia solo un modo alternativo di dirci che è ora di bere di più e non sto parlando solo di acqua!

Intanto, mentre i cittadini godono di quest’inaspettato “sorgitore” di acqua, non tardano ad arrivare i tentativi di sfruttamento commerciale: i bar fissi ed ambulanti, nei dintorni, servono “cocktail acquatici” ispirati al meraviglioso scavo, chi non desidera un Martini “alla sorgente” con chicco d’uva?

I ragazzi, i più felici di tutti per il “miracolo” immaginano eventi, a ritmo incalzante, una movida acquatica a bordo piscina, con concerti all’aperto, festival dell’acqua e chi più ne ha più ne metta. Una vera e propria festa per la nostra amata cittadina che, a quanto pare, è più viva che mai. In effetti, non c’è niente di meglio di un po’ d’acqua zampillante, per ravvivare l’atmosfera!

Pure le famiglie, invece di passare il weekend sui social, si sono ritrovate a fare picnic vicino al “nuovo pantano” del parcheggio. Insomma, da una semplice opera pubblica siamo passati a un evento collettivo straordinario, a dimostrazione di come la vita possa prendere pieghe inaspettate. Così, mentre le automobili continuano a circolare e i lavori di costruzione sembrano non finire mai, la nostra comunità si riunisce attorno a un lavandino messo in fila alle opere pubbliche.

Se ci pensate un attimo, il “miracolo” potrebbe addirittura avere contorni ben più profondi: insegnarci la resistenza contadina della nostra società cittadina, sulla nostra capacità di trovare gioia nelle piccole cose, o nell’acqua che sgorga da un buco. Chissà, magari ci rendiamo conto che ci sono cose più importanti di un parcheggio: come l’amicizia, il divertimento e, perché no, una bella risata davanti all’improbabile. Quindi, mentre aspettiamo di capire come evolverà la situazione, prepariamoci a nuove avventure acquatiche e, se vi va, portate un salvagente!

Insomma, cari lettori, da qui a qualche settimana saremo tutti a commentare il prossimo episodio di questa soap opera acquatica chiamata “Miracolo in Città”, il cui leitmotiv potrebbe essere: “Non c’è due senza tre, il quarto vien da sé, cinque sembra un po’ pochetto, sei è il numero perfetto!”, perché un’altra sorpresa è dietro l’angolo e, chissà, magari il prossimo scavo porterà alla luce il tesoro perduto di qualche pirata affamato di parcheggio. Occhio alla penna, seguiteci e… buon divertimento in questo mare di ironia! A proposito durante gli scavi per la realizzazione del parcheggio interrato di Piazza Cavallotti, la ditta incaricata ha accidentalmente danneggiato una conduttura dell’Acquedotto Pugliese (AQP), causando la fuoriuscita di diversi ettolitri di acqua bianca, ciò, smentisce le voci infondate e i post social diffusi in modo strumentale, che lasciano intendere falsamente che la fuoriuscita d’acqua sia dovuta alla presenza di una Falda Freatica.

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